ROMA – La domanda che tutti si fanno è: ma Silvio Berlusconi, se condannato, finirà in galera? La risposta ce la dà Claudio Tito sul quotidiano la Repubblica. Tito spiega che Berlusconi potrebbe persino rinunciare alla prescrizione, annunciandolo nella famosa udienza del 30 luglio. Una mossa che gli consentirebbe di celebrare con comodo il processo Mediaset in Cassazione e, soprattutto, di guadagnare tempo per escogitare nuovi modi per sfuggire alla condanna che a quel punto diventerebbe definitiva, insieme all’interdizione dai pubblici uffici.
Scrive Tito però, che anche in caso di condanna Berlusconi dorme sonni tranquilli perché non finirebbe in galera:
Se la Cassazione dovesse confermare la condanna a 4 anni per frode fiscale, con 5 di interdizione, il Cavaliere può stare tranquillo perché non si apriranno le porte di un penitenziario, neppure per un breve passaggio. Succederà, visto che le sentenze di primo e secondo grado sono conformi, che la Corte trasmetterà alla Procura Milano il dispositivo della sentenza. Qui i magistrati calcoleranno la pena, detrarranno da essa l’indulto del 2006 che la riduce a un anno, e applicheranno la legge Simeoni-Saraceni, affidamento ai servizi sociali per condanne fino a tre anni. Berlusconi avrà 30 giorni di tempo per fare una proposta che sarà valutata dal giudice di sorveglianza.
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