Una raffica di telefonate: Michele Conceicao chiama Nicole Minetti. Nicole Minetti chiama la sede del Pdl in via dell’Umiltà. Ad un certo punto scende in campo il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi: le chiamate sono diverse, partono da un uomo della sua scorta, e sono dirette a un responsabile della Questura di Milano, Pietro Ostuni. Quest’ultimo a sua volta chiama Giorgia Iafrate ed è un susseguirsi di telefonate incrociate anche col pm Annamaria Fiorillo.
Finisce con Ruby affidata a Nicole Minetti. Il consigliere dovrebbe ospitarla ma i tabulati dei magistrati mostrano che solo qualche ora dopo il rilascio la marocchina è “normalmente” a casa di Michele Conceicao.
Nei verbali dei giorni successivi il capo di gabinetto della Questura di Milano Piero Ostuni ricorda di aver parlato più volte direttamente col “Cavalier Silvio Berlusconi” e che è proprio il premier a parlare della parentela tra Ruby e il presidente egiziano Mubarak.
Il racconto ai magistrati di Pietro Ostuni:
“… Intorno alle 23.00/23.15 del 27/5/2010, io ero già a letto, ebbi a ricevere una telefonata sul mio cellulare di servizio, recante il numero *******J97 una telefonata da uno degli addetti al servizio di scorta del Presidente del Consiglio, Cavaliere Silvio Berlusconi … Per quanto riguarda il contenuto della telefonata si è svolta nel modo seguente: il primo interlocutore era appunto l’addetto alla sicurezza, che mi disse “Dottore, le passo il Presidente del Consiglio perché c’è un problema”. Subito dopo il Presidente del Consiglio mi ha detto che vi era in Questura una ragazza di origine nord africana, che gli era stata segnalata come nipote di Moubarak, e che un Consigliere parlamentare, la signora Minetti, si sarebbe fatta carico di questa ragazza. La telefonata fini così … La parola ‘minore’ non fu pronunziata, anche se era implicito che si trattasse di una minorenne perché si parlò di affido di una persona priva di documenti… Nel corso della serata ho avuto un paio di contatti, almeno credo, cellulare su cellulare, con il su nominato addetto alla scorta del Presidente del Consiglio, E. E., al quale dicevo che la ragazza sarebbe stata rilasciata in quanto si stavano ultimando gli accertamenti, e nell’ultima telefonata l’ho rassicurato dicendogli che la minore veniva affidata al Consigliere parlamentare Minetti, che poi l’indomani mattina ho scoperto essere il Consigliere regionale Nicole Minetti …Ho notiziato immediatamente il Questore di Milano, avvertendolo che avevo ricevuto una telefonata dal Presidente del Consiglio, che mi faceva presente che in Questura si trovava, una ragazza e che era la nipote di Moubarak. Il Questore ha preso atto di questo, pregandomi di fargli sapere come si evolveva la situazione …”.
Le dichiarazioni ai magistrati di Giorgia Iafrate:
“… Fu proprio il capo di Gabinetto, Dottor Ostuni, nel corso di questa telefonata a dirmi che era stato segnalato da Roma che la minore di origine marocchina, che era l’unica, lo ripeto, minore presente negli uffici della Questura era la nipote del Presidente egiziano Moubarak II capo di Gabinetto mi chiese quindi le ragioni per le quali la minore si trovasse in Questura, che cosa intendevamo fare rispetto alla minore e mi pregò comunque di accelerare tutti i tempi vista la particolarità della situazione, e cioè che quella ragazza era la nipote del Presidente egiziano Moubarak.
DOMANDA: E lei nel corso sempre di questa telefonata che cosa rispose al Dottor Ostuni?
RISPOSTA: Riferii al Dottor Ostuni né più né meno quello che sto ora precisando a voi, e cioè che era stata fermata questa minore, che lei stessa aveva detto di chiamarsi El Mahroug Karima, che era di origine marocchina, che stavamo verificando in quanto sprovvista di documenti le sue esatte generalità e che a seguito della esatta identificazione si sarebbe deciso il da farsi, ovviamente contattando e aspettando disposizioni dal Pubblico Ministero presso i minori.
DOMANDA: Questa è stata l’unica telefonata che ha fatto col Dottor Ostuni?