MILANO – Il papà è ricchissimo ma i figli lo sono di più. Oppure, a volerla dire diversamente, il papà è spendaccione e i figli sono “formiche operose” e dedite al risparmio. Di solito succede il contrario, ma a casa Berlusconi funziona così.
I conti in tasca a presidente del Consiglio e familiari li fa, in modo puntiglioso e dettagliato, Fosca Bincher su Libero. E i numeri raccontano di un papà Silvio che “fra dividendi appena incassati, riserve distribuibili della società, depositi sui conti correnti e investimenti in fondi comuni e titoli azionari ha a disposizione 684,4 milioni di euro”. Tanti, anche se in calo, ma meno di quanto sommano i cinque figli del premier che arrivano ad un totale di 746 milioni di euro e qualche spiccio, circa 62 più del premier.
I conti della Bincher sono roba che fa invidia a molti: tutti i Berlusconi messi insieme hanno a disposizione una liquidità di 1,4 miliardi di euro. Tra tutti il più accorto nel risparmiare è Piersilvio Berlusconi che, sempre secondo Libero “può contare su 241 milioni di euro messi da parte: ne ha 99 solo sul conto corrente, oltre a 21,9 milioni investiti in titoli amministrati da Banca Arner”. E’ la banca svizzera dove Berlusconi sr ha aperto il primo conto, informa la Bincher. E’ anche la banca citata dalla trasmissione Report quando indagò sulle ville di Berlusconi ad Antigua.
Marina Berlusconi, invece, semnbra un po’ meno attenta: secondo la Bincher ha messo da parte 115 milioni di euro ma “in questi anni ne ha spesi ben di più”.
I figli più giovani, i tre avuti da Veronica Lario, sono invece tutti molto attenti a mettere soldi da parte: “Hanno risparmiato 390,3 milioni di euro e ne conservano ben 138,4 sul conto corrente. I tre ragazzi sono anche quelli che hanno diversificato di più gli investimenti della loro holding. Hanno acquistato un palazzo centralissimo a Milano attraverso la Bel Immobiliare (per 39,2 milioni di euro)”.
Accorti e diversificati gli investimenti: “Hanno puntato sulla Molmed spa, una delle società più innovative nel settore biotech, anche se i risultati non sono immediati. Hanno affidato parte dei loro risparmi a Matteo Arpe, sottoscrivendo quote del fondo Sator Private Equity A L.P., hanno accantonato 4,9 milioni di euro per sottoscrivere con Intesa Vita una polizza su vita intera avente quale beneficiario la società e quale assicurato il presidente del Consiglio di amministrazione. Hanno investito 10 milioni di euro ulteriori “nella gestione patrimoniale in essere presso J.P. Morgan International bank. L’investimento sio è dimostrato opportuno in quanto tale gestione – che ha una ridotta propensione al rischio – nel corso dell’esercizio ha conseguito risultati di tutto rispetto””.