ROMA – L’effetto Berlusconi? Non c’è. Almeno stando a giudicare dal sondaggio Emg per il Tg La7. Il dato più atteso, questa settimana, riguardava ovviamente i consensi verso il Pdl. Berlusconi, con l’annunciata ri-discesa in campo, avrebbe nuovamente compiuto il miracolo, catalizzato i consensi, risvegliato il popolo moderato in letargo durante la reggenza di Angelino Alfano? Non proprio. Rispetto a 7 giorni fa il Pdl guadagna lo 0,1% in più dei consensi. Dal 20% al 20,1%. Peggiora tutto il centrodestra: la Lega cala dal 5,6 al 5,2 mentre La Destra passa dall’1,7 all’1,4%.
Poche variazioni al centro, i moderati stufi di Berlusconi non si affacciano all’Udc di Casini che passa dal 7,2 al 7,3%. Neanche da Fli, stabile al 2,1%. L’Api di Rutelli passa dallo 0,4 allo 0,5%. A giudicare dalla variazioni più sensibili della settimana i moderati “orfani” di Berlusconi si sono invece spostati sul Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che in effetti registra una crescita dal 15,7 al 16,8%. E sul Pd, che passa dal 26 al 26,5%. Diminuisce i suoi consensi invece Sel di Nichi Vendola: dal 5,8 al 5,3%. Stabile l’Idv al 7,6%, in calo i Radicali dallo 0,9 allo 0,6% e la Federazione della Sinistra dal 2,4 al 2,1%.
Resta corposo il partito degli astenuti al 35,7%, le schede bianche sono l’1,7% mentre gli indecisi sono il 16,6%. Infine in calo il gradimento verso Mario Monti: al 43%, ovvero -2% rispetto a una settimana fa.
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