ROMA – Berlusconi nel bene e nel male ha condizionato più di tutti l’Italia negli ultimi 30 anni. Più nel male, secondo i dati raccolti nel sondaggio Demos-Coop pubblicato su Repubblica. Per il 55% degli intervistati “la fine del governo Berlusconi” è uno degli avvenimenti che ha condizionato positivamente il Paese da 30 anni a questa parte. Per il 54%, invece, Berlusconi è il personaggio che ha cambiato in peggio l’Italia.
Avvenimenti che hanno cambiato l’Italia
Se si parla di avvenimenti assoluti (quindi senza un giudizio di merito, positivo o negativo), al primo posto c’è la crisi economica (40%), poi l’introduzione dell’Euro (35%), poi la discesa in campo di Berlusconi (22%). Il dato che sconvolge è che per gli italiani il governo di Monti (19%) è stato più importante del terrorismo (14%) e di Tangentopoli (14%). E’ il segnale della memoria a breve termine degli italiani.
Per quanto riguarda invece i giudizi di merito, è stato chiesto agli intervistati quali eventi hanno condizionato positivamente l’Italia: vince la fine del governo Berlusconi (55%), seguita dall’immigrazione (40%), poi il governo di Monti (37%), l’Euro (35%) e Tangentopoli (34%).
L’evento che ha condizionato più negativamente l’Italia è stato invece la crisi economica (96%), poi i disastri ambientali (95%), il terrorismo (94%), la fuga dei cervelli (88%), l’invenzione della Padania (74%), e solo dopo la discesa in campo di Berlusconi (64%).
Personaggi che hanno cambiato l’Italia
Berlusconi, nel bene e nel male. L’ex premier è primo sia nella classifica di quelli che hanno cambiato in meglio l’Italia, sia in quella di chi ha peggiorato il nostro Paese. Personaggi che hanno cambiato in positivo l’Italia: Berlusconi secondo il 13% degli intervistati, Napolitano per il 12%, poi Monti (8%), Papa Giovanni Paolo II (7%), Antonio Di Pietro (6%), Sandro Pertini (5%) e Beppe Grillo (5%).
Tra i personaggi che hanno cambiato in negativo l’Italia, stravince ancora Berlusconi, che “ottiene” il 54% di “preferenze”. Seguono Monti (9%), Romano Prodi (5%), Antonio Di Pietro (5%), Umberto Bossi (5%) e Bettino Craxi (4%).