Bonus 80 euro di Renzi non ha pagato: più lo ricevevano meno votavano Pd Bonus 80 euro di Renzi non ha pagato: più lo ricevevano meno votavano Pd

Bonus 80 euro di Renzi non ha pagato: più lo ricevevano meno votavano Pd

Bonus 80 euro di Renzi non ha pagato: più lo ricevevano meno votavano Pd
Bonus 80 euro di Renzi non ha pagato: più lo ricevevano meno votavano Pd

ROMA – I famosi 80 euro di Renzi, il bonus annunciato prima delle Europee 2014 quando il “rottamatore” conquistò un 40% di consensi che si sarebbe rivelato quanto mai effimero, non hanno pagato.

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Cioè, alle ultime elezioni, nei collegi dove si concentrava il maggior numero di beneficiari (in totale 11 milioni, il 28% dei contribuenti) di quello che tecnicamente è un credito di imposta sull’IRPEF per redditi compresi tra 8mila e 26mila euro, per esempio il Triveneto, gli elettori hanno evitato con cura il simbolo Pd. L’infografica del Sole 24 Ore, che incrocia voti al Pd e concentrazione di beneficiari del bonus, è chiarissima in questo senso, la smentita cioè del provvedimento come mancia elettorale. O perlomeno la registrazione del fallimento delle aspettative elettorali legate all’elargizione del bonus.

“Ecco perché il bonus da 80 euro non ha portato benefici elettorali al Pd”, il titolo dell’articolo di Riccardo Saporiti sul Sole 24 Ore, spiega bene pur rimanendo, nonostante l’annuncio, piuttosto reticente sul perché. E’ ovvio che diverse sensibilità politiche si contendano la ragione, è vero anche che, a parte la Cgil che vuol farla finita con deroghe e sconti fiscali in vista di una progressività pura, tutte le forze politiche che dall’opposizione contestavano la “mancetta” elettorale, hanno tutte promesso di non tagliarla, da Di Maio a Salvini, passando per Berlusconi.

Si rafforza, a livello macro-politico, l’impressione che in questa congiuntura le forze di governo siano penalizzate a prescindere quando i cittadini sono chiamate a votare. Ma il bonus, in definitiva, ha funzionato? Per la Bce, grosso modo sì, non nei risultati sperati, però tra il 50 e il 60% del bonus è stato speso, quindi immesso nel ciclo economico rafforzando i consumi.

La sua introduzione è stata la cosa più sinistra dei governi degli ultimi decenni come dice Renzi? Se pensiamo al trasferimento di risorse dallo Stato ai contribuenti, sì, no se guardiamo ai destinatari (ed escludendo la fascia degli incapienti irraggiungibile da uno sconto Irpef per chi l’Irpef non la paga) perché le persone con reddito tra gli 8 e i 9 mila hanno percepito circa il 10 per cento del totale delle risorse assegnate dal bonus, quelli con un reddito superiore ai 25 mila euro, hanno ricevuto il 17 per cento delle risorse.

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