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Buoni pasto deputati a 21,44 euro. Fisco che dice? Chi paga tasse su 14 euro?

di Marco Benedetto |8 Febbraio 2014 10:33

Laura Boldrini, presidente della Camera. Ai Deputati buoni pasto da 21,44 euro per compensare l’aumento al ristorante

Cosa pensa il Fisco della vergogna del buono pasto oltre 21 euro che la presidentessa della Camera Laura Boldrini, così (poco) attenta agli sprechi, ha assegnato ai Deputati?

Da un mini sondaggio in alcune aziende si è accertato che il tetto massimo dei buoni pasto per i dipendenti compatibile con le norme fiscali è di poco più di 7 euro. Oltre scatta la presunzione che si tratti di un fringe benefit, cioè di una forma di retribuzione mascherata e quindi tassabile.

Nel caso della Camera dei Deputati è difficile pensare che l’Agenzia delle Entrate si sia girata dal’altra parte, proprio in uno dei templi del sistema statale.

La domanda è quindi più che lecita: come è stato trattato fiscalmente il mega buono pasto dei Deputati? Facciamo un rozzo calcolo: la differenza fra 7 euro e 21 è 14 euro, si questi si dovrebbe applicare un tax rate del 40% almeno, il che fa 5,6 euro. Chi ce li mette? I Deputati o la Camera, quindi sempre i contribuenti? E noi paghiamo le tasse per loro? E loro ci decurtano le pensioni per regalarsi 21 euro di buoni pasto più tasse?

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