Cresima negata in cattedrale: se la Chiesa discrimina il figlio del boss

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Novembre 2014 - 14:27 OLTRE 6 MESI FA
Cresima negata in cattedrale: se la Chiesa discrimina il figlio del boss

Cresima negata in cattedrale: se la Chiesa discrimina il figlio del boss

ROMA – Cresima negata in cattedrale: se la Chiesa discrimina il figlio del boss. La Chiesa ha negato la somministrazione della Cresima all’interno della cattedrale di Palermo al figlio del boss Graviano, proprio colui che ammazzò don Puglisi, le cui spoglie la cattedrale conserva. Difficile giocare con le parole: la Chiesa si difende negando discriminazioni perché la Cresima non è stata negata. Solo la cerimonia insieme ai 49 cresimandi dell’istituto religioso frequentato dal figlio del boss è stata interdetta.

Secondo Michele Artale, presidente del centro Padre Nostro fondato proprio da Don Puglisi il divieto discrimina eccome. E se si voleva evitarla, ha aggiunto, sarebbe stato sufficiente celebrare la cerimonia in forma privata con tutti gli altri cresimandi. Del resto, viene da chiedersi, se la forza del sacramento non ha spezzato i legami del figlio con la cattiva condotta del padre, è arduo a continuare a crederci.

Certo, è utile e benemerita la scelta coraggiosa di sottrarre con la nettezza più grande le cerimonie religiose dall’abbraccio malefico dei clan (processioni con inchino al boss, ma anche il matrimonio della nipote di Messina Denaro).

Ma se, per usare le parole di Artale, le autorità non scelgono di essere “la Chiesa dell’accoglienza che predica Papa Francesco” e, piuttosto, adottano misure preventive (e discriminatorie) di un qualunque braccio secolare della giustizia, la stessa autorità della Chiesa rischia di venir sminuita al livello di qualsiasi altro potere laico.