Esodati, tassa su ricchi. Deputati votano in blocco. Forse loro sono esentati?

Esodati, tassa sui ricchi: politici uniti. Loro non pagano?

ROMA – La Camera ha disposto una nuova super-tassa sui ricchi per dare i soldi agli esodati, una misura contro cui si sono scagliati tutti… tranne i parlamentari, che pure sicuramente guadagnano più di 150mila euro l’anno. Sarà perché loro, con qualche cavillo, sanno già che quella tassa non la pagheranno?

Andiamo con ordine: mercoledì 24 ottobre la commissione Lavoro alla Camera ha approvato un emendamento, su cui il governo è stato battuto, che ha istituito una super-tassa di solidarietà del 3% sulla parte dei redditi che eccede i 150mila euro annui. Una tassa sui ricchi criticata da più parti, in primis da Confindustria che l’ha definita “iniqua”, sostenendo che colpisce l’unica fascia sociale che spende.

Al di là delle valutazioni di merito, è ovvio che Confindustria difenda la sua categoria, fatta per la maggior parte di imprenditori che guadagnano più di 150mila euro l’anno. Quello che stupisce è che i parlamentari, che in uguale modo hanno stipendi molto alti, abbiano votato in massa per questa tassa. Escludendo l’ipotesi che vogliano fare il bene del Paese tutti (sarebbe anche la prima volta) e un attacco di follia collettiva, ci si chiede come mai. Non sarà che magari stanno già progettando qualche clausola che li escluda dal dover pagare questa super-tassa? Se non è così non si capisce perché, quando è stato il momento di votare in Aula il decurtamento dei loro stipendi, non lo hanno fatto, mentre ora sono prodighi nel pagare…

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