Graziano Delrio vero vice premier di Renzi: odia i pensionati e tarocco province

Pubblicato il 22 Febbraio 2014 - 13:31 OLTRE 6 MESI FA
Graziano Delrio vero vice premier di Renzi: odia i pensionati e tarocco province

Graziano Delrio: dal tarocco province a vice premier

ROMA – Il ruolo di Graziano Delrio nel Governo Renzi è più quello di

“un vicepremier che di un semplice sottosegretario alla presidenza del Consiglio,  sia per il numero (e il peso specifico) delle deleghe che si troverà a gestire, sia per il legame personale (e politico) con Matteo Renzi”.

L’osservazione, di Eugenio Bruno e Davide Colombo sul Sole 24 Ore è fattuale, ma dovrebbe allarmare gli italiani di buona volontà e anche di buona memoria.

Graziano Delrio, oltre a essere uno dei capi fila del partito dell’odio contro i pensionati, è anche l’autore di quel capolavoro italiano della riforma delle Province, che fingendo di eliminarle ne ha ampliato le possibilità di assumere gente, sostituendo ai vecchi carrozzoni locali che rispondevano assai più delle Regioni alla storia della nostra Italia, i potenziali mega carrozzoni delle Metropoli che costeranno anche di più in tasse per i contribuenti, difendendosi col dire: “Ma è strateggico“.

Graziano Delrio , scrivono Bruno e Colombo, è di Reggio Emilia, ha 54 anni, è medico endocrinologo; è cattolico di sinistra e ha nove figli; è stato il primo sindaco non comunista di Reggio Emilia, nel 2004 e nel 2009, il che vuole dire che per essere accettato dai comunisti che dominano quelle terre deve essere più comunista di loro.

Nel Governo di Renzi, sarà

“un po’ come Gianni Letta per Silvio Berlusconi oppure Enrico Letta per Romano Prodi. Con ancora più deleghe se è vero, come sembra, che si vedrà assegnare le attività dei dipartimenti rimasti orfani di un ministro senza portafoglio. E che solo in un secondo momento potranno essere trasferite ad altri sottosegretari che verranno nominati sempre a Palazzo Chigi”

Coesione territoriale, che comporta la gestione dell’intera partita sulla programmazione dei fondi europei.

Politiche comunitarie, Integrazione.

Pari Opportunità.

Sport.

Giovani.

“A Delrio sarebbe pure affidata la responsabilità sul personale della Presidenza, sicuramente quella per la Protezione Civile, altro mega-dipartimento della presidenza, probabilmente quella sui Servizi e quella per l’Editoria. Mentre Integrazione, Pari opportunità e Sport potrebbero nelle sue mani anche dopo l’eventuale riassegnamento.

“Due sono anche le caselle chiave da riempire nell’immediato: il segretario generale di Palazzo Chigi e il capo del dipartimento affari giuridici e legislativi (Dagl). Per consentire alla macchina di viaggiare a pieno ritmo, vista la mole di provvedimenti annunciati e l’importanza dei compiti gestiti, servirà una figura operativa di strettissima fiducia. E non è un caso che tra i nomi circoli con insistenza quello di Angelo Rughetti, ex segretario generale dell’Anci e attuale deputato democratico di stretta osservanza renziana”.