ROMA – Frattini alla Nato come D’Alema commissario Ue? Notizie da Berlino. E’ dal settembre scorso, Monti regnante, che Franco Frattini è nei discorsi italiani già il prossimo segretario generale della Nato. Allora fu l’ambasciatore Sessa a ufficializzare la candidatura del due volte ministro degli Esteri, ex Commissario europeo ecc…Un curriculum che solo pochi giorni ha ulteriormente esibito per suffragare la bontà della sua candidatura e l’alta probabilità che vada in porto:
“Ho relazioni eccellenti con tutto il mondo”, ha risposto ad una domanda sui suoi rapporti con gli Usa, “e le avevo sia da ministro che come commissario Ue” (Franco Frattini al seminario Security and Defence Day di Bruxelles, Ansa 26 giugno 2013)
Ora, succede che anche altrove si regolino all’estero conti interni, o sistemazioni, incarichi. Per esempio, mentre qualcuno stappa champagne al successore designato di Rasmussen alla Nato, in Germania Der Spiegel scommette su un altro cavallo, un cavallo di casa, il ministro della Difesa Thomas de Maizière, cristiano democratico come il suo capo, il cancelliere Angela Merkel. E in ambasce con il suo ministero, troppo disinvolto nella gestione di budget per ambiziosi piani di sicurezza e per i quali rischia di mettere in imbarazzo l’intera maggioranza, a un passo dalle elezioni.
“Promoveatur ut amoveatur”, destinazione Bruxelles, ufficio del segretario generale della Nato. Per Der Spiegel è la candidatura più autorevole, una volta che a muovere il pedone è la Germania. Frattini sconta la sua vicinanza con Berlusconi, il parere degli americani a tal proposito non è scontato. Prima di Frattini viene accreditato con più chance di successo il ministro della Difesa Belga Pieter De Crem.
Non vorremmo che per Frattini, come fu per D’Alema massimo candidato al posto di Ministro degli Esteri d’Europa, l’ansia da prestazione non esaurisca in esultanze premature e mortificanti. Come quando proprio Frattini, allora ministro degli esteri, dovette comunicare a D’Alema che il posto glielo aveva soffiato l’aristo/radical Lady Ashton per il tradimento dei socialisti europei. Vatti a fidare.