GENOVA – Gino Paoli contro Toninelli, Grillo e M5S. Sul ponte Morandi e sul progetto di Renzo Piano ormai si è arrivati allo scontro. D’altronde dubitare di un progetto gratuito realizzato da uno dei più grandi architetti del mondo non appare molto sensato.”Il progetto di Renzo Piano per il ponte Morandi è fatto con lo spirito di un genovese, con tanti piloni piccoli, sarà un ponte che ha leggerezza, perché Renzo cerca di dare all’opera lo spirito del luogo. A chiamare Piano sono stati Toti e Bucci per farlo, questo mi conforta”. A parlare è Gino Paoli, ospite del programma di Rai Radio1 Un Giorno da Pecora. Si fida di più di Toti e Bucci che di Toninelli? “Si, non c’è paragone, loro due mi sembrano decisi a fare alla svelta, spero molto in loro, se fossi al posto loro andrei avanti senza ascoltare i bla bla bla e le varie cose che avvengono a Roma”.
Toninelli ha proposto la costruzione di un ponte “vivibile”, con ristoranti, negozi ed altri attività: “Sì, deve essere bellissimo mangiare mentre passano i camion col rimorchio…”, risponde ironico il cantante che, a chi gli fa notare che probabilmente il ministro intendesse costruire queste attività sotto il ponte e non sopra, replica: “Ah beh, anche quello sarebbe bellissimo: col ponte sopra la testa deve essere proprio piacevole. Ma comunque – prosegue – è una stronzata. Quando uno si mette in competizione col più grande architetto del mondo vuol dire che è cretino“.
Alle ultime elezioni ha votato per i Cinquestelle? “Mi sta insultando? Cosa?”, risponde piccato. Ma chi preferisce meno tra Di Maio e Salvini? “E’ un bel match, Salvini è furbo e l’altro no, non riesce assolutamente a sostenere il confronto con Salvini”. Le viene in mente una sua canzone da dedicare alla coppia Di Maio-Salvini? “Si. ‘Senza Fine’, gliela dedico molto volentieri, è una canzone che si gira su se stessa”.