ROMA – Il prossimo Giro d’Italia non passerà per Roma, l’amministrazione 5 Stelle rinuncia perché dispera di riparare le tante, troppe buche sul manto stradale. Non che gli organizzatori abbiano chissà quanto insistito, memori della figuraccia mondiale dell’ultima edizione quando i ciclisti in gara diedero vita a un clamoroso ammutinamento sportivo decidendo di andar piano tutti insieme per evitare rovinosi capitomboli sull’asfalto colabrodo della città.
A distanza di mesi dalla gara per finta le buche sono ancora lì, imperterrite: lo sanno i romani rassegnati, ciclisti, centauri, automobilisti e carrozzieri che fanno affari d’oro con i semiasse distrutti di cui traboccano le officine. Lo sanno gli amministratori a 5 Stelle, rassegnati anche loro: “Vorremmo riprovarci nel 2020, speriamo che anche le strade nel frattempo siano migliorate, indipendentemente dalla corsa ciclistica”, dice il presidente della Commissione Sport di Roma Capitale, Angelo Diario.
Speriamo, indipendentemente. Intanto il 2019 sarà dedicato ad altri eventi sportivi, assicura il Commissario presidente: una soluzione per le buche arriverà, magari lo Spirito Santo avrà trovato uno spazio libero nella sua fittissima agenda per colmare anche la voragine di rassegnazione in cui è precipitata la città.