ROMA – Giuseppe Conte da Volturara Appula, il professore di diritto privato dal curriculum più lungo d’Italia scelto da Salvini e Di Maio per guidare il governo del Paese, avrà bisogno di tutto l’appoggio di Padre Pio, il Santo di San Giovanni Rotondo dove ha fatto il liceo e di cui è devotissimo. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] Il momento è di quelli che ti cambiano la vita, una responsabilità da far tremare i polsi, specie se, politicamente, sei un po’ il figlio di nessuno.
La sua vera famiglia, papà Nicola, mamma Lillina e la sorella Maria Pia, è corsa a Roma per star vicino a Giuseppe, sono euforici e preoccupati, è una grande occasione ma il rischio di bruciare una brillante carriera è a livelli di guardia. Tutte le redazioni stanno compulsando informazioni vecchie e nuove, spulciano ogni angolo della sua storia professionale e non. Dagli Usa, per esempio, è arrivata la notizia che alla New York University, citata nelle 18 pagine del suo curriculum vitae, non sanno chi sia. E siamo solo all’inizio.
L’esaltazione giornalistica ovviamente corre anche in direzione contraria: sull’Ansa compare la foto di lui con fiocco e grembiule sopra la didascalia “il bambino prodigio legatissimo a Volturara”. Amici di una vita e pagelle scolastiche descrivono meno enfaticamente un ragazzino paffutello e giudizioso, bravo a scuola e senza grilli per la testa. Un “secchione”, insomma, più che un prodigio. Bravino a giocare a calcio. Riservato ma non fino al punto di rinunciare a coltivare relazioni utili: il suo cuore batterebbe a sinistra, “era del Pd, conosceva bene la Boschi”, sussurrano in paese.
Roba vecchia, di quando il mondo ancora si illudeva che esistessero una destra e una sinistra. Un tecnico precettato alla politica dai partiti che sullo slogan “morte ai tecnici” ci hanno fatto palate di voti. Un altro miracolo di Padre Pio?