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La minaccia della Intelligenza artificiale, ChatGPT una sigla che deve farci tremare, pericolo per la democrazia

Intelligenza artificiale,  la minaccia che ancora non vediamo, ChatGPT una sigla che ora dice poco ma deve farci tremare. Una minaccia per la democrazia ma nessuno se ne accorge.

Microsoft ci ha investito miliardi. Google ci traffica già con gli snippet in testa alle pagine di ricerche. Un robot supera i test di una università americana.

Già oggi Google e Facebook sono una minaccia, per ora si limitano ai giornali, assorbono sempre più risorse pubblicitarie e soprattutto decidono se ti fanno vedere o no. Ma se i giornali sono il pilastro della democrazia, se la libera informazione è la sua condizione preliminare, Google e Facebook sono una minaccia ora, non domani.

Domani entrerà in gioco Microsoft, che già conosce le regole del gioco duro. Poi c’è Twitter, che è molto di élite ma è di una arroganza quasi fascista.

Tutti questi colossi americani già controllano la politica nel loro Paese di origine. Donald Trump sarà quello che è ma la censura nei suoi confronti è preoccupantre.

Nel nostro piccolo, anche Blitz è stato sospeso, lo ho scoperto per caso, nessuno ci ha mai spiegato perché. Un po’ come nell’Unione Sovietica. 

Non lo possono fare: sono monopolisti, hanno precisi doveri, come le utilities prima delle infami privatizzazioni.

Google e C. dispongono di tali mezzi finanziari che possono condizionare anche l’Unione Europea. Hanno speso in attività di lobby centinaia di milioni. Saranno tutti santi, ma dopo il Qatargate i peggiori pensieri sono autorizzati. 

Invece nessuno si muove, nessuno si preoccupa. L’Antitrust vive nel terrore che Bruxelles, controllata dalle lobby americane, avochi qualsiasi procedimento. 

Editori e giornalisti vivono felici nella prospettiva della elemosina del diritto d’autore. Già i tedeschi provarono a alzare la testa ma Google replicò che se non gli stava bene non li avrebbero più esposti. Facebook ha già chiuso le porte, se non paghi non ti faccio vedere.

Ma tutto questo è niente, rispetto al pericolo della intelligenza artificiale. L’informazione governata da un algoritmo, chi controlla l’algoritmo controlla il mondo. Mi sembra venuto il momento che qualcuno faccia qualcosa.

Marco Benedetto

Ha fondato Blitz e lo ha diretto fino al 2018. Ha anche firmato oltre 200 articoli. Ora si è ritirato, come conviene all’età, ma ogni tanto non perde l’occasione per dire la sua.

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