ROMA – Marianna Madia, il ministro della Pubblica amministrazione, parla di tasse e semplificazione della burocrazia al convegno della Cna a Roma e dice:
“E’ naturale che sia più piacevole andare allo stadio che pagare le tasse“.
Una frase che Libero quotidiano etichetta come “ennesima gaffe“, dopo quel gelato mangiato in auto che le è costato un titolo carico di doppi sensi sulla rivista Chi con tanto di foto.
Ma etichettare come gaffe la frase della Madia è sicuramente un’esagerazione. La ministra appare composta, nel video del Corriere.tv, mentre spiega quella che più che ennesima gaffe è una verità difficile da contraddire: pagare le tasse non può certo considerarsi un hobby, tantomeno un piacere. Dice la Madia:
“Una qualunque operazione privata da un biglietto aereo a una partita di calcio si fa in qualche secondo, poi devi avere a che fare con un’amministrazione pubblica per avere un servizio per via digitale perdi giornate intere. […] Le tasse sono doveri, doveri non piacevoli: è più piacevole andare allo stadio che pagare le tasse o produrre certificati, che non sono proprio cose che uno vuole fare per hobby”.
Mentre mangiare il gelato in quel modo, seppur nella privacy della sua auto in mezzo a una pubblica strada, è una gaffe o in qualche modo una caduta di stile in una volgarità poco appropriata per un ministro, dire che pagare le tasse non è un piacere è un’ovvietà.
Forse, come titola il Corriere, una “provocazione” allo Stato, invitato a semplificare la sua procedura, ma non certo una gaffe.