Matteo Renzi, un provinciale a Berlino: Angela Merkel lo spiazza e lo umilia

Matteo Renzi, un provinciale a Berlino: Angela Merkel lo spiazza e lo umilia
Matteo Renzi da Maria De Filippi. Ve lo vedete da Angela Merkel?

La visita di Matteo Renzi ad Angela Merkel a Berlino, in un incontro tanto”segreto” che subito ne hanno parlato tutti, se Federico Fellini fosse ancora vivo potrebbe essere un buon soggetto per un film sulla provincia italiana, cioè sulla politica in Italia, 60 anni dopo i Vitelloni.

L’agitarsi scomposto di Matteo Renzi non piace né agli italiani né agli stranieri.

Angela Merkel, che ha anche sputtanato Renzi agli occhi di Enrico Letta, informando in anticipo il primo ministro, con garbo ma anche crudeltà, della visita, non ha ritenuto la visita neppur degna di un comunicato. Da Berlino si è avuto solo un “tweet” di un portavoce in risposta a giornalisti italiani:

”La cancelliera ha discusso con il signor Renzi cosa l’Europa debba fare per la competitività e la disoccupazione”.

Sembra quello che parte da Monsummano, località toscana scelta del tutto a caso, va in pellegrinaggio a Roma e partecipa con altre migliaia di fedeli alla udienza papale. Poi torna su e dice:

“Come stava bene il Papa quando sono andato da lui”.

Agli occhi di molti il pellegrinaggio a Berlino di Matteo Renzi gli ha fatto perdere parecchi punti agli occhi di molti elettori moderati che non hanno gradito l’eccessivo attivismo. Ha anche dato al partito concorrente, il Pdl, un bello spunto per deprecare:

“”Francamente la situazione italiana sta diventando sempre più surreale”

ha avuto modo di dire Fabrizio Cicchitto, del Pdl.

Oggi gli italiani vogliono stabilità, quando ci saranno le elezioni, il Pd sarà chiamato a proporre un candidato non comunista che tolga voti al centro, ma questo non è un film in programmazione ora.

Ora ci vuole stabilità e questo lo vogliono in Italia e lo vogliono anche in Germania, tanto che Angela Merkel, prima di ricevere Matteo Renzi, ha chiesto a Enrico Letta se la cosa gli creava imbarazzo. Erano a cena assieme, dopo l’ultimo vertice europeo del 27 giugno. Letta non ne sapeva nulla, ma ha avuto un bel controllo di nervi e ha risposto che non c’era nessun problema.

Situazione è stata imbarazzante perché la Merkel comunque ha avuto modo di far notare a Letta che c’è confusione in Italia:”typisch italienish” ha certamente pensato: questi italiani sono come al solito dei traditori, io tedesca ho agito correttamente. La situazione è stata anche imbarazzante perché l’attività scomposta di Matteo Renzi alle spalle di Enrico Letta fa solo del danno.

A quanto ha riferito l’agenzia Ansa, ispirata dallo Ufficio stampa di Letta, con il chiaro obiettivo di dare un calcetto negli stinchi a Renzi, Letta è stato informato da Renzi solo qualche giorno fa. La soffiata all’Ansa non è stata, a dire il vero, una grande mossa, perché se Angela Merkel non ha colto nella risposta di Letta la sorpresa del tradito, ora qualcuno della sua segreteria certamente le confermerà quello che già sospettava, che Renzi è troppo spregiudicato e Letta si muove in un campo minato.

Il compito di informare gli italiani è stato poi affidato a Repubblica.

In mancanza, almeno per ora, di foto dell’evento, ‘è chi si chiede con abito si sia presentato Renzi dalla Merkel: se in giacca e cravatta o con il chiodo, come ama fare per piacere ai coatti e con che passo sia entrato nel salotto della cancelliera, se con quello misurato dei palazzi del potere o con quello saltellante della entrée ad Amici di Maria De Filippi.

Crudele è stato il commento di Riccardo Nuti, capogruppo M5S alla Camera:

“Prima di andare dalla Merkel Renzi dovrebbe imparare a fare il sindaco. A che titolo il giovane finto nuovo Renzi va dalla Merkel? Se è una visita come un’altra allora vado anche io! Renzi deve imparare a fare innanzitutto il suo mestiere, come tutti, ministri compresi”.

Chi gli può  dare torto?

Gonfio di amarezza è un post di un lettore di Blitzquotidiano, Renzi

“continua come ha iniziato, non fa mai ciò che promette: perse le primarie promise fedeltà al vincitore, e tutti hanno visto e sentito cosa intende per ‘fedeltà’, è il degno successore del caimano! Ora fa il Giuda, abbraccia Letta e lo pugnala alle spalle, invece di andare per questue, perchè non ci illustra un programma o quanto meno cosa pensa di fare per l’Italia? In effetti il ‘furetto fiorentino’gode di molta, troppa, simpatia dei media”.

 

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