Padre spirituale di BWS è Oskar Lafontaine, marito di Sahra Wagenknecht (di 26 anni più giovane). Ottantenne esponente della sinistra-sinistra tedesca, discendente da rifugiati ugonotti francesi, fu ministro delle finanze nel governo Schröder fra il 1988 e il 1989.
Ha detto Lafontaine: “C’è una vera lacuna nel sistema dei partiti” e “il partito di Sahra Wagenknecht colmerà questa lacuna”. Anche perché nel Bundestag non c’è più un partito che sostiene il disarmo e la pace: “No, tutti sono per la guerra e la militarizzazione!”.
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La BSW, scrive la Frankfurter Rundschau, vuole anche annullare gran parte dei tagli sociali. Devono esserci “adeguati sussidi di disoccupazione” e prezzi dell’energia più bassi per tutti, compresa l’economia. Per fare questo, dobbiamo nuovamente “ottenere energia direttamente dalla Russia”, sostiene Lafontaine.
Lafontaine si è scagliato contro il linguaggio di genere e la cancel culture, ma la sua preoccupazione principale è la pace. Secondo Lafontaine il principio guida della cultura tedesca deve essere: “Mai più la guerra!” Questo è ciò che hanno avvertito i sei milioni di ebrei assassinati nell’Olocausto. Ma anche la morte di 27 milioni di cittadini sovietici durante la seconda guerra mondiale è un monito alla pace.
Ha prontamente aderito al nuovo partito, candidandosi alle europee, Fabio De Masi, figlio di una tedesca e di un sindacalista italiana, l’adolescenza passata fra il Castello di Wolfsgarten, in Assia, e Napoli.
Apparizione di spicco al congresso del partito BSW: Fabio De Masi, ex membro della sinistra ed ex membro del Bundestag, sottolinea per primo sul palco il suo ruolo nello scandalo dell’ex cum-ex che circonda Olaf Scholz. Poi va contro le aziende “Big Tech” degli Stati Uniti. L’alleanza Sahra Wagenknecht vuole “sfidare i potenti”. Per agire contro i paradisi fiscali e l’influenza delle grandi società in Europa, è necessario applicare le “viti a testa zigrinata”.
da Cronaca Oggi