Migranti, nuovo partito di sinistra in Germania: sono una minaccia per i lavoratori tedeschi

Migranti,  dalla sinistra in Germania una lezione feroce: gli immigrati disperati sono una minaccia per i lavoratori nazionali. La verità è nota da tempo, già 20 anni fa i contadini italiani nelle ex paludi pontine lamentavano  la concorrenza di russi e polacchi, meno pretese, meno denaro, meno diritti. Così l’edilizia è in mano loro, così è stato in Inghilterra.

da Cronaca Oggi

Luca Ricolfi dà notizia sul Messaggero della avanzata della nuova sinistra tedesca.

Tolleranza zero/ La ricetta sui migranti per il consenso a sinistra

Presi da questioni di capitale importanza come la legittimità del saluto romano, le gesta del pistolero di Capodanno, o gli spot benefici di Chiara Ferragni, non stiamo forse dedicando la dovuta attenzione a un evento che avrà luogo a Berlino domani, sabato 27 gennaio: il primo congresso nazionale del nuovo partito BSW, nato pochi mesi fa da una scissione della Linke (il partito di estrema sinistra con forti radici nella Germania dell’Est).

L’idea centrale è che gli immigrati funzionino come “esercito industriale di riserva”, e quindi costituiscano una grave minaccia al benessere (ma anche alla sicurezza) dei lavoratori nativi. Di qui la necessità di limitare l’immigrazione irregolare, come misura di protezione dei ceti popolari.

Bündnis Sahra Wagenknecht – Vernunft und Gerechtigkeit (BSWlett. “Alleanza Sahra Wagenknecht – Ragione e Giustizia”) è  stato fondato l’8 gennaio 2024.

Secondo vari sondaggi, una percentuale compresa tra il 12 e il 20% dei tedeschi (con picchi fino al 32% nella Germania orientale) considererebbe di votare BSW; 14% secondo Reuters.

 Padre spirituale di BWS è Oskar Lafontaine, marito di Sahra Wagenknecht (di 26 anni più giovane). Ottantenne esponente della sinistra-sinistra tedesca, discendente da rifugiati ugonotti francesi,  fu ministro delle finanze nel governo Schröder fra il 1988 e il 1989.

Ha detto Lafontaine: “C’è una vera lacuna nel sistema dei partiti” e “il partito di Sahra Wagenknecht colmerà questa lacuna”. Anche perché nel Bundestag non c’è più un partito che sostiene il disarmo e la pace: “No, tutti sono per la guerra e la militarizzazione!”.

https://www.fr.de/politik/bsw-buendnis-sahra-wagenknecht-parteitag-programm-kandidaten-mitglieder-lafontaine-ampel-zr-92799060.html

La BSW, scrive la Frankfurter Rundschau, vuole anche annullare gran parte dei tagli sociali. Devono esserci “adeguati sussidi di disoccupazione” e prezzi dell’energia più bassi per tutti, compresa l’economia. Per fare questo, dobbiamo nuovamente “ottenere energia direttamente dalla Russia”, sostiene Lafontaine.

Lafontaine si è scagliato contro il linguaggio di genere e la cancel culture, ma la sua preoccupazione principale è la pace. Secondo Lafontaine il principio guida della cultura tedesca deve essere: “Mai più la guerra!” Questo è ciò che hanno avvertito i sei milioni di ebrei assassinati nell’Olocausto. Ma anche la morte di 27 milioni di cittadini sovietici durante la seconda guerra mondiale è un monito alla pace.

Ha prontamente aderito al nuovo partito, candidandosi alle europee, Fabio De Masi, figlio di una tedesca e di un sindacalista italiana, l’adolescenza passata fra il Castello di Wolfsgarten, in Assia, e Napoli.

 Apparizione di spicco al congresso del partito BSW: Fabio De Masi, ex membro della sinistra ed ex membro del Bundestag, sottolinea per primo sul palco il suo ruolo nello scandalo dell’ex cum-ex che circonda Olaf Scholz. Poi va contro le aziende “Big Tech” degli Stati Uniti. L’alleanza Sahra Wagenknecht vuole “sfidare i potenti”. Per agire contro i paradisi fiscali e l’influenza delle grandi società in Europa, è necessario applicare le “viti a testa zigrinata”.

da Cronaca Oggi

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Marco Benedetto