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Monti lo aveva promesso: vi cambierò la vita. In peggio non lo aveva detto

di Marco Benedetto |2 Marzo 2013 10:15

Time si era illuso che Monti potesse salvare l’Europa, invece ha portato a fondo l’Italia

Mario Monti lo aveva promesso: “Cambieremo gli italiani”, esortandoci: “Gli italiani cambino il loro stile di vita”.

E lo abbiamo cambiato: strade deserte, ristoranti semi vuoti, negozi senza clienti, stranieri che ci evitano per non essere schedati dal Fisco, italiani che vanno a comprare, se possono, all’estero, in Svizzera, in Slovenia, in Croazia per spendere i contanti.

Monti aveva annunciato: ho salvato l’Italia.

Invece a Monti è riuscito quello che a nessun altro era riuscito: imporci il modello Praga anni ’50. Ancora qualche passo avanti e George Orwell di lassù ghignerà soddisfatto. O Ayn Rand, la cui denuncia dei professori universitari come concentrato dell’invidia e dell’odio sociale sembra trovare in Italia la perfetta applicazione.

Se si pensa che Bersani in campagna elettorale ha parlato fino alla fine di governo con Monti… Forse era spinto dall’ineffabile D’Alema, quello che ora vuole le larghe intese con Berlusconi dopo averlo scongiurato a non vendere Mediaset (insieme con Giovanna Melandri, quella del Maxxi di Roma, va sempre ricordato a memoria della sinistra che non si piega): anche un bambino in età pre scolare avrebbe capito che Berlusconi la sua tv non l’avrebbe mai venduta.

Se si pensa che Bersani ha parlato per troppo tempo di patrimoniale e che anche a Monti la parola è scappata di bocca quel tanto che è bastato a renderlo inviso a molti suoi potenziali elettori…

Se cercate di spiegarvi perché il Pd ha perso le elezioni e Monti le ha perse anche di più, allora rileggete le righe sopra, sarà sufficiente.

Intanto la crisi è sempre più grave, il debito pubblico sempre più alto: grazie a Monti stiamo tornando al Medioevo, che altro poi non fu che mille anni di recessione. A lui piacerebbe tanto, nel Medioevo quelli come lui erano gli unici che contassero a Corte.

Per fortuna, alla fine delle fini, l’economia globale ci salverà, ma solo un po’.

Perché resta l’altro problema, quello dei tanti giovani senza lavoro, lavoro comunque (che ormai si trova poco anche quello) ma soprattutto lavoro come piace a loro.

La riforma di Monti & Fornero si è risolta in un disastro, il mercato è più rigido di prima e l’unica speranza per quei giovani non è un posto di lavoro produttivo, ma un posto inutile, di quelli dietro una scrivania, qualifica impiegato, che oggi non ti chiedono più nemmeno la cravatta.

Purtroppo per finanziare quei lavori i soldi non ci sono, l’origine della crisi italiana è tutta lì.

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