Musei. Dario Franceschini odia gli anziani: non più gratis, solo per i giovani

Musei. Dario Franceschini odia gli anziani: non più gratis, solo per i giovani
Dario Franceschini. Inadeguato

ROMA – Dario Franceschini ha calato la spada di Brenno e ha cancellato l’ingresso gratuito nei musei e l’accesso gratuito ai monumenti per gli anziani sopra i 65 anni.

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Perché?

Per evitare

“l’assurdità che facoltosi turisti stranieri over 65 non paghino il biglietto”.

Il fatto che i loro figli e nipoti, sotto i 18 anni, continuino a non pagare quello fra i 18 e i 25, tenere creature, paghino metà biglietto, anche se facoltosi a loro volta, non turba il ministro.

L’idea si può serenamente definire stupida e autolesionista anche sotto il profilo dell’industria turistica. I turisti facoltosi sono quelli che maggiormente contribuiscono al conto economico del turismo nazionale. Pagano le tasse di soggiorno, alloggiando in alberghi costosi contribuiscono al mantenimento di posti di lavoro, prendono i taxi, ingaggiano guide, mangiano nei ristoranti, lasciano mance.

Chi vuole favorire l’astuto Franceschini? I descamisados di tutto il mondo, che invadono le città, non spendono, spesso alloggiano negli alberghi e alberghetti delle istituzioni religiose che costituiscono la principale concorrenza agli italiani, vanno a piedi, non pagano gli autobus e forse non sono nemmeno compagni.

Quanti sono poi fra gli italiani i vecchi, i pensionati over 65, che visitano i musei italiani? Eliminare gli sconti di cui godevano fino all’intervento del ministro della Cultura Dario Franceschini chiuderà i buchi del bilancio dello Stato? C’è da dubitarne.

Ancora una volta Dario Franceschini si conferma come portavoce di un partito trasversale del piccolo livore, dell’invidia, dell’odio sociale da condominio. Se si pensa che per un periodo è stato anche segretario del Pd vengono i brividi, soprattutto a chi ricorda la gaffe che fece, dicendo che mai avrebbe affidato i propri figli a Berlusconi finendo subissato di insulti dai figli dello stesso Berlusconi, cui alla fine dovette chiedere scusa.

Dopo un periodo in ombra, diventato ministro della Cultura nazionale del Governo Renzi, Dario Franceschini è stato protagonista di un exploit internazionale, minacciando la guerra per un fotomontaggio di una fabbrica di armi americana, che faceva imbracciare un mitra al David di Michelangelo. Non si è poi saputo se la causa sia davvero partita, con la ventilata richiesta di un miliardo di danni, o si sia trattato solo di una sparata del sabato pomeriggio.

L’attacco agli anziani però è il più grave di tutti, perché, per penalizzare un po’ di turisti “facoltosi” vengono penalizzati anche milioni di cittadini italiani che, dopo una vita di lavoro, si vedono trattare come dei ladri da questo ex democristiano che non ha imparato molto del rispetto dovuto agli anziani, in nome di un giovanilismo odiatore che finirà per costare parecchi voti al Pd, se Matteo Renzi non se ne libererà per tempo o meglio non metterà lui stesso un freno a quella deriva giustizialista che vorrebbe trasformare il canone Rai in una nuova Irpef.

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