Odevaine e i giornali: dì a Goffredo si chiamasse Peppino, quello lo fa di sicuro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Dicembre 2014 - 08:52 OLTRE 6 MESI FA
Odevaine e i giornali: dì a Goffredo si chiamasse Peppino, quello lo fa di sicuro

Luca Odevaine

ROMA – Salvatore Buzzi cercava entrature nei giornali di Roma e, almeno a parole, sembrava conoscere gli intimi rapporti fra importanti giornalisti di importanti quotidiani e un boss della politica della Capitale, tal Goffredo, che si può ipotizzare trattarsi di Goffredo Bettini, per lungo tempo dominus del Pd di Veltroni, non solo a Roma.

Un articolo di Massimo Malpica per il Giornale, dedicato ai rapporti con i media e basato sulle intercettazioni della banda degli appalti a Roma, è destinato a provocare lacerazioni nel mondo dei media.

“La ricerca da parte di Salvatore Buzzi di copertura mediatica per il Cara di Castelnuovo di Porto, su cui pendeva un ricorso al Tar, è al centro di conversazioni in cui Salvatore Buzzi, capo della Coop 29 giugno, e l’ex vicecapo di gabinetto di Walter Veltroni Luca Odevaine parlano di giornalisti a cui caldeggiare la «storia».

Buzzi propone di spettacolarizzare la protesta, spiega che «poi il 13 con Pelosi in testa con una tanica di benzina minaccia di darsi foco, con manifestazioni davanti al Tar…».

Odevaine propone di affidarsi alla stampa. «Sai che devi fa’!… devi andare da Goffredo e dire che si chiamasse… Peppino».

«Il Fatto Quotidiano!», esclama il collaboratore di Odevaine, Mario Schina. «No, no, no, Peppino, come c… se chiama il caporedattore di Repubblica, e quello ubbidisce a Goffredo se glielo chiederà… se glielo chiede Goffredo quello lo fa sicuro (…) ti ci mette una tipo la Giuliano, una di queste qua, ste cagnacce… un’altra bella stronza è quella che scrive sul Corriere della Sera… come cazzo si chiama, io l’ho denunciata pure un paio di volte… quella alta che quando ci si mette… posso farci parlare qualcuno».

«Sul Tempo? – propone Buzzi – Il Tempo ultimamente è un giornale d’attacco». Odevaine interviene: «Conosco il direttore, se è ancora lui». «Chiocci?», chiede Buzzi. «No, allora non è più lui». Buzzi cerca di ricostruire il nome del direttore conosciuto da

Odevaine, fa il nome di Mario Sechi «quello candidato con Monti», Odevaine torna su Repubblica:

«Cerasa. Peppino Cerasa è il capo redattore della Repubblica, digli a Goffredo se lo chiamasse».

La cupola insomma cerca sponde nel giornalismo. Tra i contatti emersi, anche Report, La Notizia di Pedullà e il Messaggero.