ROMA – A dispetto delle crociate annunciate contro gli abusivi di ogni categoria che infestano il centro di Roma, la notte della Befana a Piazza Navona è stato teatro di un vero e proprio assedio di parcheggiatori improvvisati e prepotenti. Gli automobilisti diretti alla festa in piazza venivano letteralmente intercettati sul Lungotevere e costretti a pagare una sorta di “pizzo” ai parcheggiatori irregolari.
Affari d’oro hanno fatto, perché i cittadini impauriti dalla minaccia di ritorsioni e dalla mancanza assoluta di controlli hanno preferito aprire il portafoglio senza discutere. “Gli ho dato – spiega la signora Anna Maria Ricasoli all’inviata del Messaggero – un euro che avevo in tasca, non avrei dovuto ma se torno e trovo il vetro del finestrino rotto che faccio?”. Camilla Mozzetti su Il Messaggero racconta l’assedio.
Cuore pulsante dell’attività irregolare dei parcheggiatori abusivi, ieri pomeriggio, è stato il lungotevere dei Tebaldi e dei Sangallo. È proprio qui, infatti, che la maggior parte degli automobilisti cercava un parcheggio, considerata la vicinanza strategica per accedere a piazza Navona e a tutto il Centro. I varchi sono attivi, le auto non possono accedere nella Ztl e, dunque, ci si deve fermare. Ma i posti scarseggiano.
Per lo più bengalesi e nord-africani, i passeggiatori irregolari fanno fermare lo stesso le auto e trovano delle aree di sosta anche lì dove le vetture non potrebbero stare: sui marciapiedi, nelle zone riservate ai residenti. «Va bene, va bene – ripetono con un italiano approssimativo ma comprensibile – vedo io, non preoccupare». (Camilla Mozzetti, Il Messaggero).