Portofino, Salvini occhio a Di Maio, la strada ce la facciamo da soli

Portofino, Salvini occhio a Di Maio, non lo facciamo mangiare dalle mosche. Nella foto Ansa: i lavori per la passerella
Portofino, Salvini occhio a Di Maio, non lo facciamo mangiare dalle mosche. Nella foto Ansa: i lavori per la passerella

Portofino, rifugio di miliardari ma anche angolo di gente dura e decisa, è diventata un simbolo di quella parte d’Italia che non piange, non si piega, si rimbocca le maniche e va avanti. Portofino era rimasta solata (quasi) dal resto del mondo a causa della voragine apertasi nella strada che collega Portofino a Santa Margherita Ligure, in occasione della mareggiata del 30 ottobre 2018. Restavano il collegamento via mare, onde permettendo, e una specie di safari in fuoristrada su una strada millenaria che sale e scende sul monte quasi incontaminato.

L’isolamento sta per finire, non si potrà arrivare con la propria auto fino al garage ai piedi della montagna a ridotto della piazzetta immortalata da Ava Gardner e migliaia di divi, di ricchi e di famosi. Ma con un servizio di bus integrato da una passerella tipo fiume Kwai, si potrà andare a Portofino senza più dovere sfidare i capricci del mare e il rollio e il beccheggio di motovedette e traghetti.

“Non abbiamo bisogno di nessuno, faremo tutto da soli, abbiamo idee e progetti”, aveva detto a ridotto degli eventi Roberto D’Alessandro, ex sindaco, a Franco Manzitti. Intanto si comincia con questa soluzione d’emergenza, poi si vedrà. L’idea di una trasformazione in carrozzabile della strada che attraversa il Monte, idea che piace tanto al presidente della Liguria Giovanni Toti, fa inorridire quelli di Portofino.

La rapidità di esecuzione del piano di emergenza non è solo un simbolo della tenacia di questa gente, stretta fra una terra avara e un mare spietato, cui il beneficio del turismo di lusso dell’ultimo secolo non ha fatto dimenticare le asperità di millenni di vita infame. È anche un monito per Matteo Salvini e ai suoi giochi incestuosi con Luigi Di Maio e col Movimento 5 stelle. Qui a Portofino, alle elezioni del 4 marzo, la coalizione di Centro destra si è imposta col 69% dei voti, di cui la la Lega, con 29%, è risultata il secondo partito. Solo il 17% è andato ai 5 stelle. Un po’ diversa la votazione nel più ampio collegio che comprende Genova, Rapallo e anche Portofino. Al Centro destra è andato il 37% dei voti, al M5s il 32 (e mal gliene colse a quegli ottusi genovesi).

L’operazione destinata a far tornare a Portofino senza bagnarsi anche i Berlusconi e gli Armani ha avuto inizio quando dalla stiva della nave Ichnusa è stato scaricato il primo dei 2 bus navetta da trenta posti che, non appena conclusa la costruzione della passerella pedonale tra la Cervara e Paraggi, accompagnerà da Portofino a Rapallo e Santa Margherita.
 È previsto l’utilizzo di due diversi bus navetta: un mezzo verrà stanziato a Portofino mentre un altro si muoverà tra Rapallo e la Cervara. La Cervara è una abbazia millenaria, dove, nel ‘500, l’imperatore Carlo V tenne prigioniero il re di Francia Francesco I, sconfitto a Pavia, fino a quando da Parigi non arrivarono i sacchi con e monete d’oro del riscatto.      

I passeggeri potranno percorrere a piedi il tratto interessato dal crollo utilizzando la passerella pedonale scendendo da un mezzo e salendo sull’altro. 

Dice con orgoglio alla agenzia Adn Kronos il sindaco di Portofino Matteo Viacava: “Abbiamo portato a termine un altro progetto che permetterà al Borgo di uscire sempre più velocemente dall’isolamento”.

Il quadro è completato dalla cronaca del Secolo XIX: “Alle 9.30, il camion della trevigiana Euroedile srl di Postioma di Paese arriva a Paraggi, dopo la Cervara, nel punto in cui la 227 è stata ghermita e distrutta, dal mare. Poche ore dopo, i primi moduli della passerella pedonale che strapperà Paraggi e Portofino dall’isolamento sono già montati, lato monte. «Questo cantiere è un caso speciale, rispetto a quelli che solitamente trattiamo noi, sì. Ma non c’è niente di eccezionale  “Entro il 10 dicembre consegniamo l’opera”, promettono gli ingegneri: con 15 giorni di anticipo sugli impegni presi.

La passerella pedonale sarà lunga 120 metri e larga 1.50 metri e consentirà “il passaggio di biciclette, passeggini e carrozzine grazie ad apposite rampe”. Andrà da dopo la Cervara, all’altezza dello scoglio con il Pino d’Aleppo che non si è fatto travolgere dalla mareggiata e fino a Castello Bonomi Bolchini, attualmente residenza di Piersilvio Berlusconi.

 

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