ROMA – Povertà assoluta, Istat stima 4,5 mln di persone. Davvero? Calcola da solo quanto sei povero. La povertà assoluta in Italia nel 2015 coinvolgeva il 6,1% delle famiglie residenti (pari a 4 milioni 598 mila individui). E’ quanto risulta dal rapporto ‘Noi Italia’ dell’Istat. I valori sono stabili sul 2014 sia per l’incidenza di povertà assoluta sia per quella relativa. Rispetto al 2014 peggiorano soprattutto le condizioni delle famiglie con 4 componenti (dal 6,7% al 9,5%).
Assoluta? Povertà assoluta, si dice enfaticamente, anche per venir incontro agli appelli più o meno populisti che invocano il reddito di cittadinanza (5 Stelle), il reddito di connessione proposto da Andrea Orlando, il ministro che sfiderà Renzi per la segreteria Pd. Fino al reddito di inclusione del governo Gentiloni.
Per dire, per l’orlandiano senatore Lo Giudice, basterebbero tre anni al reddito di connessione per debellare la povertà, nemmeno fosse la malaria: ma allora perché negli anni in cui il Pd ha governato questa magnifica arma l’ha lasciata nel fodero? Sicuro che come propaganda non si riveli un boomerang?
Quell’aggettivo, “assoluta”, appare più come un tentativo di esorcizzare il problema dell’indigenza, ma più “relativa”, invece, della povertà in Italia è difficile trovare altre realtà. C’è il Nord e il Sud, il centro e la periferia, la grande città e il paese, il mercato immobiliare (a proposito, affitto e casa di proprietà non sono la stessa cosa ma dai dati non sembra…): davvero i criteri impostati ritraggono la situazione per quello che è?
Per non parlare dei buchi dell’Isee, degli evasori fiscali che barano due volte perché con la nullatenenza ottengono contributi sociali… E, come per le temperature, va tenuto conto del livello di povertà percepita, necessariamente riscontrabile attraverso il confronto con i vicini ecc…
Calcola da solo se sei povero o meno. Ti senti povero, o invece ritieni di condurre un’esistenza avara di lussi ma tutto sommato dignitosa? Perlomeno l’Istat ti consente di verificarlo con un simulatore a disposizione sul suo sito (clicca qui) per ottenere il calcolo della soglia di povertà assoluta. Verifica tu stesso.
I dati Istat. Il 10,4% delle famiglie è relativamente povero (2 milioni 678 mila); le persone in povertà relativa sono 8 milioni 307 mila (13,7% della popolazione). Nel 2015 in Italia l’11,5% degli individui vive in condizioni di grave deprivazione. Il nostro Paese supera di 3,4 punti percentuali la media europea attestandosi al nono posto tra i paesi con i valori più elevati.
L’indicatore di grave deprivazione materiale, sottolinea l’Istat, fornisce una misura importante nell’ambito dell’analisi dell’esclusione sociale: insieme a quelli di rischio di povertà e bassa intensità del lavoro contribuisce a fornire la stima delle persone a rischio povertà o esclusione sociale. Nel 2015 la grave deprivazione diminuisce tra i single, soprattutto se anziani, e tra gli individui che vivono in famiglie con almeno un anziano.
Ancora grave la condizione degli individui che vivono in coppie con tre o più figli. Per quanto riguarda la diseguaglianza, misurata in termini di concentrazione del reddito, è più elevata in Sicilia e più bassa nelle regioni del Nord-est. Nel confronto con i paesi dell’Ue, nella graduatoria in ordine decrescente riferita al 2015, l’indice di concentrazione colloca l’Italia al decimo posto (0,324) insieme al Regno Unito, con un valore poco più elevato di quello medio europeo (0,310).