
Primavera è arrivata, le rondini sono tornate in anticipo di un mese, speriamo che il lungo inverno sia davvero finito - Blitzquotidiano.it (foto ANSA)
Primavera è arrivata. Ne fanno testimonianza le rondini, tornate in largo anticipo, ben un mese, rispetto ai decenni precedenti.
Speriamo che il lungo inverno sia davvero finito. Difficile dirlo, nella mia ormai lunga vita ho visto anche il ghiaccio pendere dalle grondaie della case in marzo. E non dimentico la poesia che fa “Che dice la pioggerellina di marzo/che picchia argentina sui tetti…”. Ma voglio essere ottimista. Accuweather mi conforta.
L’equinozio di primavera è stato fissato al 20 marzo, la tradizione vuole l’inizio della stagione più bella al 21 marzo: San Benedetto, la rondine sotto il tetto dice il proverbio. Come il mio cognome.
Le rondini, però, una volta arrivavano in Italia un mese dopo, per il 25 aprile, festa della Liberazione e San Marco, mio onomastico.
Primavera una volta
Così è stato da quando ero bambino e seguivo dalla mia finestra aperta su Genova e sul porto le evoluzioni delle rondini.
Ora i parametri sono cambiati. Già lo scorso anno, il 2024, le rondini arrivarono a Roma con 10 giorni di anticipo sulla tradizione.
Questo 2025 ha segnato un anticipo più forte, oltre un mese.
Siamo probabilmente di fronte a un altro sintomo del clima che cambia.
Il cambiamento climatico è in atto ma non tanto per le ragioni agitate dai catastrofisti ecologisti quanto perché la natura prevede l’alternarsi di cicli. Ci sono state ere glaciali in cui il mare si era ritirato per centinaia di metri e si andava a piedi dalla Sardegna alla Toscana e dall’Inghilterra alla Scandinavia. Ci sono stati periodi caldi in cui la civiltà si è sviluppata. I ghiacciai si sono estesi e si sono sciolti più volte.
Rispetto al passato, il nostro momento è caratterizzato da una industrializzazione molto spinta, cosa che rende spesso l’ambiente che ci circonda molto poco ospitale.
La tecnologia ci difenderà dal clima
Non è una novità. Gli sforzi dell’ultimo mezzo secolo hanno portato a un netto miglioramento, sia in Italia sia all’estero. Penso allo smog di Londra, eliminato proibendo il riscaldamento col carbone, e all’aria da bolgia dantesca che rendeva irrespirabile l’aria della periferia occidentale di Genova.
La strada è lunga e complicata. Sono in gioco gli interessi di grandi nazioni come USA e Cina e dí importanti categorie economiche.
Nessuno potrà salvare la Terra dalla volontà del Creatore, ma la tecnologia di cui oggi noi disponiamo potrà consentire all’umanita una difesa che fu impossibile ai nostri progenitori.
Marco Aurelio non sarebbe morto giovane con i vaccini oggi, nonostante le follie no vax del figlio di Bob Kennedy.
Dubai era un hub di pescatori di perle e di contrabbandieri fino all’avvento dell’aria condizionata e della desalinazione dell’acqua.