Sergio Marchionne ricorda a Laura Boldrini che “c’è la Fiat. Fiom vale il 2%”

Pubblicato il 29 Giugno 2013 - 09:36 OLTRE 6 MESI FA
Sergio Marchionne ricorda a Laura Boldrini che “c’è la Fiat. Fiom vale il 2%”

Laura Boldrini: bacchettata in stile torinese da Sergio Marchionne

Da Sergio Marchionne, amministratore delegato della Fiat, a Laura Boldrini, presidentessa della Camera dei Deputati, una gelida stoccata, con un richiamo duro quanto signorile. La notizia è sull’ Ansa, ma a interpretarla aiuta il Fatto:

“Sergio Marchionne ha scritto alla presidente della Camera, Laura Boldrini, che in mattinata aveva ricevuto Maurizio Landini [leader della Fiom, il sindacato di sinistra dei metalmeccanici, a Roma per una manifestazione che ha paralizzato per varie ore la capitale] esprimendogli solidarietà, chiedendo [Marchionne alla Boldrini] di “visitare uno stabilimento”.

 

La lettera è scritta in puro torinese, molto cortese ma altrettanto glaciale:

“Ho avuto modo di leggere del Suo interessamento ai problemi del lavoro in fabbrica, sia pure nell’ambito di un incontro con un sindacato che in Fiat ha una rappresentatività molto limitata”.

 

Per fare notare a Laura Boldrini la scivolata rispetto ai doveri che le derivano non dall’essere stata eltta nelle liste di Sel, ma di occupare la terza poltrona dello Stato italiano, che si presume rappresentativa di tutti i cittadini, Sergio Marchionne scrive:

“Apprezzando molto la Sua attenzione ai temi del lavoro, mi farebbe piacere che Lei toccasse con mano la realtà industriale che la Fiat sta ricostruendo in Italia. Desidero quindi invitarla a visitare uno dei nostri impianti più moderni, per esempio quello di Pomigliano, oppure la Maserati di Grugliasco o meglio ancora a partecipare, il prossimo 9 luglio, alla cerimonia nella quale presenteremo i nuovi investimenti per lo stabilimento in Val di Sangro”.

Conclude la cronaca del Fatto:

“In giornata, Marchionne era piombato a sorpresa a Pomigliano dopo i presìdi organizzati dalla Fiom contro i sabati lavorativi. Quanto allo sciopero Fiom, la Fiat ha parlato di un’adesione di solo il 2,2%. Il corteo di Roma, però, è stato piuttosto visibile e oltre al sostegno di Boldrini, la Fiom ha ottenuto dal ministro Flavio Zanonato l’impegno a riaprire i tavoli per Termini Imerese, Irisbus e la componentistica“.

La demagogia a basso prezzo e ricerca di facile popolarità non conosce pudore e i danni che ha fatto all’ Italia li viviamo ogni giorno.