Sinner è italiano? La risposta è solo una: sì è italiano come lo è il mio Salvatore nato sui monti della Sicilia, come lo sono io che sono nato a Genova, come lo sono tutti quelli nati nel bterritorio della Repubblica italiana.
E lo ius soli: se nasci in Italia sei italiano. Questo fanno gli americani, questo non facciamo noi che adesso ci inventiamo la scuola, lo ius scholae, tutte robe per far guadagnare soldi a chi fa i corsi.
Ma in realtà è semplice: chi nasce in Italia è italiano.
Ogni regione, ogni provincia, ha le sue caratteristiche. Quelli di Recco detestano quelli di Camogli, i cosentini guardano male i catanzaresi. A Bolzano in una panetteria una commessa disse di me in tedesco: “Tipico italiano” come in Sardegna dicono del Continente e a Sampierdarena che vanno a Genova.
Ma alla fine siamo tutti italiani: uniti dal passaporto e dal fisco, nessuno lo è con la I maiuscola, siamo un tale miscuglio di razze e costumi eppure siamo l’Italia.
Sinner è ancora più italiano perché basta sentirlo parlare per capire che lo è come lo sono i toscani i pugliesi i valdostani, tutti unificati da una cultura che è quella italiana.
La prima poesia italiana nacque in Sicilia: ci unisce la lingua ci unisce la poesia ci unisce la cultura ci unisce un certo modo di sentire ci unisce anche la cattiveria.
Ho qui davanti a me un libro che dovremmo avere tutti per meditare: si intitola “Santa messa per i miei i miei fucilati le spietate rappresaglie in Italia contro i partigiani in Croazia nel dal diario di un cappellano”. Parliamo della seconda guerra mondiale. Mio padre che aveva fatto in trincea la prima mi raccontava come un italiano un ufficiale italiano nel 1918 quando gli austriaci erano allo stremo metteva una pagnotta su una baionetta, sporgeva la baionetta dalla trincea si avanzava una austriaco per prenderla e lui gli sparava ammazzandolo. Questi sono gli italiani brava gente.
Allora torniamo alla domanda iniziale se Sinner è proprio italiano oppure solo mezzo italiano e mezzo tedesco perché è nato in una famiglia di lingua madre tedesca.
La risposta non può che essere una sola: è italiano, dobbiamo esserne orgogliosi, dimostra che lavorando seriamente, con metodo e disciplina, e non in Germania ma sulla Riviera Ligure, si può diventare numero uno al mondo.
E italiano? Accidenti se lo è, non discutiamone più.
da Cronaca Oggi
Sinner è davvero italiano? Opinioni a confronto, ma non c’è dubbio che la risposta è sì
Video di Sinner che si allena a Bordighera nel 2016
“Sono italiano al 100% e sono molto orgoglioso di esserlo: a 7 anni facevo i campionati di sci coi ragazzini italiani, i miei compagni erano italiani”.
A 14 anni si trasferisce poi in Liguria e su Bordighera confessa di avere inizialmente pianto, all’arrivo, ma di avere comunque rassicurato i suoi genitori. La lingua? Per Sinner anche questa è una polemica che ha poco senso.
“Scusate, noi parliamo il nostro dialetto tedesco, ma anche in Sicilia parlano un dialetto che nelle altre parti dell’Italia non capiscono, no?”.
Sinner e la madrelingua tedesca: “Orgoglioso di essere italiano, anche in Sicilia parlano dialetto”
A Jannik Sinner viene chiesto senza mezzi termini se si sente italiano al 100%, il campione azzurro spazza via ogni dubbio: “Sempre, sono molto orgoglioso di esserlo”
Jannik Sinner l’italiano anti-italiano. Ma chi sono gli italiani?
Il fatto che Sinner fuoriesca dalle banalizzazioni sull’italianità è un fatto positivo. Ogni italiano lo è a modo proprio e non deve corrispondere a dei cliché imposti da chissà quali meccanismi culturali e sociali. Su chi siano gli italiani, nel Novecento hanno riflettuto i migliori intellettuali del nostro Paese, da Antonio Gramsci a Indro Montanelli, da Benedetto Croce a Umberto Eco.
Chi dice che “Sinner non è italiano” prima fa ridere, poi pensare, ma dopo un po’ fa paura
Cresciuto a Sesto Pusteria in una famiglia di madrelingua tedesca, è figlio di Siglinde e Hanspeter, che hanno lavorato presso il rifugio Fondovalle in Val Fiscalina per 20 anni fino al 2022. Prima della nascita di Jannik i genitori avevano adottato Mark, nato in Russia.
Sinner declina la cittadinanza onoraria di Bordighera
E’ la città dove è cresciuto professionalmente. Il presidente del consiglio comunale riferisce in aula: «Preferisce evitare». La cittadina ligure: «Ma noi continueremo a sostenerti»
La ‘mia’ Bordighera, Jannik Sinner e Riccardo Piatti
Oliviero Toscani: “Sinner non è italiano
“Sinner non è italiano. L’italianità è Fabrizio Corona, è imbrogliona, mafiosa”. Probabile che il grande fotografo italiano intendesse la “non italianità” del tennista perché è un ragazzo che esprime valori positivi, secondo il suo punto vista, probabilmente diversi da quelli incarnati da altri, che sarebbero “imbroglioni” e “mafiosi”.
La Gazzetta dello Sport senza freni su Sinner: “Non è davvero completamente italiano”
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