Vilipendio, Italia e Turchia unite: Napolitano come Erdogan?

Vilipendio, Italia e Turchia unite: tra Erdogan e Napolitano
Vilipendio, Italia e Turchia unite: la differenza è che per le offese a Erdogan la condanna è di 4 anni, per Napolitano uno e mezzo

ROMA – Italia e Turchia sono così differenti? Al di là delle apparenze, cioè che loro parlano turco e noi italiano, che loro sono a base islamica e noi cristiano cattolica, non sembra proprio. In Turchia, per un tweet contro il presidente Erdogan, hanno condannato a 4 anni un calciatore, Hakan Sukur, che si era impicciato un po’ troppo di politica.

In Italia, per un “indegno” rivolto all’allora presidente Giorgio Napolitano, hanno inflitto 6 mesi con la condizionale a Francesco Storace.

Storace in prigione se si comporta bene non ci va, il povero Sukur invece ci va e come.

Peggio che a Storace è andata a Umberto Bossi: 1 anno e 6 mesi per aver dato del “terùn” allo stesso Napolitano.

Come dare torto a Beppe Grillo? Beppe Grillo, peraltro, dovrebbe prima o poi varcare la soglia del carcere di Marassi a Genova (anche se secondo Luigi Ferrarella del Corriere della Sera dovrebbero essere d’obbligo gli arresti domiciliari da scontare nella sua bella villa a Sant’Ilario, uno dei posti più belli del mondo, sulla Riviera a est di Genova) per scontare un anno di carcere inflittogli dal Tribunale di Ascoli sempre per diffamazione. Gli hanno tolto la sospensione della pena. Carcere o domiciliari, sarà per questo che Grillo si è sfilato dal movimento.

Un aspetto paradossale della vicenda è che quando al Senato dovevano votare la abolizione del vilipendio, i camerati amici di Storace non si sono presentati a votare.

Quelli della sinistra, che odiano i giornalisti e le critiche almeno quanto quelli della destra, nella stessa seduta del Senato non hanno voluto modificare di una virgola la nuova legge liberticida sulla diffamazione, per un problema di prerogative reciproche di Aula e Commissione, una cosa da asilo infantile indegna di chi deve fare le leggi che regolano la nostra vita. Infatti si vede.

Gli illustri senatori hanno poi modificato le pene sul vilipendio. Non ti danno più fino a 5 anni di carcere se vilipendi il Potere (si possono capire i cadaveri, tutelati dalla stessa norma, ma i politici proprio no), te ne danno solo 2 più la multa da 5 a 20 mila euro, sorbole.

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