Dopo Beppe Grillo ci mancava Vittorio Sgarbi

Vittorio Sgarbi (LaPresse)

ROMA – Dopo l’exploit di Beppe Grillo ecco che scende in campo un altro “rivoluzionario”: Vittorio Sgarbi. Che certo non è nuovo alla politica ma si presenta con un suo partito dal nome tra il comico e l’inquietante: “Partito della Rivoluzione”. Che in teoria dovrebbe essere antagonista del Movimento 5 Stelle di Grillo ma che in realtà ne ricalca le promesse.

Infatti qual è il programma lungimirante che propone Sgarbi per l’Italia? Salario minimo e apertura delle scuole due ore più tardi, alle 10. Insomma: soldi e sonno per tutti, sin dalla più tenera età. Sarà una soluzione valida per far uscire l’Italia dalla crisi?

Qualcuno tra l’altro dica a Sgarbi che anche il suo “nemico” Grillo propone un salario minimo per tutti. Ma se il comico genovese non ha fatto sapere a quanto dovrebbe ammontare l’assegno erga omnes, Sgarbi si sbilancia e dà una cifra: mille euro. Un miraggio in un’Italia dove il welfare è da sempre zoppicante.

L’altro pilastro dei “rivoluzionari” di Sgarbi è un pensiero al sonno dei bambini: “Le scuole devono aprire alle 10 di mattina”. In questo l’ex sindaco di Salemi è riuscito a battere anche le promesse di Grillo…

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie