GENOVA – 25 aprile, quando Don Gallo cantò Bella Ciao a messa. Don Andrea Gallo è stato un uomo di fede, un prete di strada. Ed è stato anche un grande simbolo dell’antifascismo. E’ stato partigiano prima ancora di diventare prete. Correva l’anno 1944 e il non ancora don si faceva chiamare “nasan” (nasone) e combatteva i fascisti.
Poi è arrivata la pace, la fede e la scelta di dedicare un’intera vita (Don Gallo è morto nel 2013) ai deboli e al signore. Per Don Gallo il 25 aprile è stata sempre una delle giornate più importanti. E non a caso, da quando è morto a Genova ogni anno di 25 aprile si tengono manifestazioni per ricordare il prete partigiano. Anche quest’anno non fa eccezione e la sua comunità, quella di San Benedetto al Porto invita a un pomeriggio di riflessione a Campo Ligure, ricordando Don Gallo, i Partigiani e la Costituzione.
Non era 25 aprile, era l’8 dicembre ed era una celebrazione prima di Natale quando Don Gallo, a Genova, alla fine di una messa intonò insieme a partigiani e fedeli una toccante versione di “Bella ciao” il canto partigiano per eccellenza. Blitz Quotidiano vuole ripubblicare quel breve filmato: si tratta di poco più di due minuti, toccanti e intensi. Due minuti in cui si respira il senso più profondo, autentico e popolare della liberazione dal Nazi fascismo.