ROMA – All’indomani delle parole sull’aborto come “soluzione ad uno stile di vita sbagliato” delle donne e delle polemiche che sono seguite il leader della Lega, Matteo Salvini, pensa di fare autocritica ma ribadisce il concetto: “Non metto in discussione il principio, ma bisogna combattere gli abusi. Parlate con i medici, non con Salvini. Il nostro compito è prevenire: l‘aborto non è un sistema contraccettivo“, ha detto nel corso degli stati generali della Lega.
Già nella serata di domenica 16 febbraio, dopo il vespaio di polemiche scatenate dalle sue parole, aveva tentato di correggere il tiro in una diretta Facebook: “Figurati se Salvini si mette contro l’aborto o contro il divorzio, sono l’ultimo che può dare lezioni. Semplicemente raccolgo il grido di allarme che arriva da tanti pronto soccorso, consultori e centri aiuto alla vita che chiedono di fare il possibile per tutelare la vita. A fronte di certi eccessi e abusi di chi, mi segnalano, di interruzioni di gravidanza per la quinta, sesta volta, ritengo che una comunità non possa far finta di niente, sembra così strano? Quindi libertà di scelta per ciascuna donna per quello che riguarda la sua vita e chi ti sta vicino, punto e a capo – ha aggiunto – Non sono nessuno per dare lezioni di morale a nessuno ma forse si sta prendendo la leggera quella che invece è una vera e propria operazione. Per me è un tema culturale”.
Ma quelle parole proprio non sono andate giù a molti. “Matteo Salvini come al solito fa confusione, dice bugie è in questo caso aggredisce le donne italiane”, ha attaccato il segretario del Pd, Nicola Zingaretti. “I problemi veri dell’Italia anche su questo, sono tanti e non mettere in discussione il diritto delle donne all’autodeterminazione ma mettere in campo politiche sulla natalità, che vuol dire tante cose. Vuol dire investire in consultori, in prevenzione, in assistenza alle famiglie, l’assegno unico per le famiglie, per i figli, intervenire sugli asili nido gratuiti e sull’aiuto alla natalità, perché sappiamo che è un paese a crescita zero”.
Toni duri anche dal Movimento 5 stelle: “Con le sue parole sull’aborto, Salvini dimostra ancora una volta di voler portare l’Italia indietro di decenni rispetto ai diritti delle donne conquistati con fatica e grandi battaglie. Dalle sue dichiarazioni emerge infatti la volontà di delegittimare un diritto, quello all’autodeterminazione, che non possiamo accettare venga messo in discussione. Se si vuol parlare oggi di aborto, si dovrebbe parlare delle difficoltà ancora incontrate da tante donne, ad esempio per mancanza di personale non obiettore negli ospedali”. Così, in una nota, i parlamentari del M5S del gruppo Pari Opportunità. “Ma, evidentemente – prosegue il comunicato – a Salvini tutto questo non interessa o gli è sconosciuto: tant’è vero che parla di pronto soccorso quando questi luoghi non hanno nulla a che vedere con l’iter di chi si rivolge alla sanità per abortire. Dopo il mito degli ospedali veneti aperti anche di notte, un’altra conferma che Salvini farebbe bene a evitare di parlare di cose che non conosce”. (Fonti: Ansa, Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev)