ESTADIO BERIA-RIO, PORTO ALEGRE, BRASILE. Australia-Olanda 2-3: gli HIGHLIGHTS. Nella sintesi video della Rai tutti i gol, le perle di Robben e Cahill, i colpi di scena di una partita emozionante che, alla luce della vittoria del Cile sulla Spagna ha deciso alla fine l’eliminazione degli australiani dal mondiale di Brasile 2014, e la qualificazione di olandesi e cileni agli ottavi di finale.
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Il racconto della partita. Colpita e affondata. Dopo la Spagna tocca all’Australia uscire dal campo ko contro un’Olanda che non concede sconti proiettandosi a sei punti con la qualificazione agli ottavi in tasca dopo il 3-2 di Porto Alegre. Ma i generosi e caratteriali australiani fanno penare gli Oranje più dei campioni del mondo ed è una vittoria molto sofferta, frutto degli spunti dei solisti: i soliti Robben e Van Persie a cui si aggiunge il giovane Depay. Però i difensori Martin Indi e De Vrij soffrono troppo il mestiere di Cahill, gli esterni Blind e Janmaat non ripetono la super prestazione dell’esordio. Ma quando le cose si mettono male a Robben e Van Persie basta la prima occasione per fare la differenza. Quindi Olanda a punteggio pieno, ma ben diversa dalla macchina da gol che aveva tramortito la Spagna. L’Australia tiene il campo con merito: Cahill, Lockie e Bresciano mettono in difficolta’ l’Olanda e Cahill si mangia il 3-2 un minuto prima del sorpasso di Depay. La storia del match poteva essere molto diversa.
Dopo l’esordio boom con la Spagna l’Olanda non ingrana la quarta affrontando l’Australia. Van Gaal lascia sfogare gli avversari contando di bastonarli in contropiede col micidiale trio Sneijder-Robben-Van Persie. Ma qualcosa non quadra perché sono gli australiani a menare le danze con gli spunti determinati di Lockie e la classe e l’esperienza di Cahill. E’ di Bresciano, vecchia conoscenza del calcio italiano, la prima conclusione che si perde di poco fuori. Poi si sveglia Robben e diventa esiziale: al 19′ c’è un errore di Wilkinson e da centrocampo il folletto olandese avanza con suo magico caracollare, una finta manda in tilt Spiranovic, entra largo in area e con un diagonale fa secco Ryan. Alta scuola e terzo sigillo da uno dei maestri contemporanei del pallone.
Ma la gioia dura meno di un minuto. L’esperto Cahill tira fuori infatti un acuto strepitoso segnando il più bel gol finora Ai mondiali nell’azione successiva: McGowan poco oltre la meta’ campo vede la difesa olandese messa male e crossa alto e lungo. Cahill colpisce al volo di sinistra con potenza e precisione lasciando di stucco Cillessen. Una prodezza magistrale che rimette in equilibrio la gara. Leckie sulla fascia destra semina il panico e al 30′ crossa per Bresciano la cui conclusione va di poco alta.
A fine tempo un fallaccio di Cahill (ammonito, salterà la Spagna) manda ko Martin Indi e Van Gaal cambia schemi inserendo un esterno d’attacco di belle speranze, Depay. E’ la mossa decisiva perché il ventenne del Psv ha classe, verve e tiro. Ma e’ l’Australia che passa in vantaggio all’8′ della ripresa: un tiro di Bozanovic trova il braccio di Janmaat, ma a distanza ravvicinata. Rigore e’ generoso, che Jedinak trasforma magistralmente. L’Olanda a questo punto si sveglia e capitalizza gli errori avversari: al 12′ Van Persie viene tenuto in gioco da Davidson e con la solita perizia segna il decimo gol nelle ultime undici gare (un’ammonizione gli fara’ saltare il terzo incontro).
La gara diventa divertente e saltano gli schemi: al 22′ errore difensivo olandese, Oar pesca da solo Cahill che tenta una strana deviazione di petto che viene parata da Cillessen. Nell’azione successiva si distende il giovane Depay, da 25 metri tira forte, il pallone tocca terra e inganna l’incerto Ryan. A questo punto l’Olanda comincia a giocare veramente e sfiora il quarto gol con le incursioni di Robben, De Jong, Van Persie e Lens, ma per l’Australia sarebbe stata una punizione troppo severa.
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