Autostrade, Raffaella Paita: “Rimborsi per disagi atto dovuto, non serve una app ma liquidazioni rapide” VIDEO

Dal 2009 al 2018 Autostrade ha cotantemente aumentato i pedagi con un incremento del 28 per cento. Aumento a cui è seguito una costante riduzione degli investimenti nelle infrastrutture e risparmiando sulla manutenzione ordinaria.

Restituzione dei pedaggi da parte di Autostrade

Dopo il crollo del Ponte Morandi, Autostrade ha svolto degli interventi in modo tardivo, interventi che hanno creato enormi disagi agli automobilisti. Per questa ragione, da pù parti si chiede che l’ente restituisca parte di questi pedagi agli utenti. Cosa che però non è avvenuta ancora da parte di Autostrade che nel frattempo ha speso soldi per realizzare una nuova app che ora l’azienda si appresta a lanciare.

Autostrade, Raffaella Paita: “Rimborsi atto dovuto”

La scelta di Autostrade non convince Raffaella Paita, la Presidente della Commissione Trasporti della Camera dei deputati che spiega: “I rimborsi agli utenti sono un atto dovuto. Stupisce piuttosto che Aspi abbia ritenuto di creare una nuova app piuttosto che procedere velocemente e in modo efficace a rimborsare gli utenti attraverso il sistema di pagamento utilizzato dagli utenti stessi”.

Prosegue la Paita: “Non si capisce perché coloro che hanno diritto ai rimborsi debbano fornire ulteriori dati personali e aspettare i tempi della sperimentazione della app, quando ormai tutti i rimborsi vengono effettuati attraverso il sistema di pagamento scelto”.

“Crediamo – conclude la Paita – che Autostrade dovrebbe concentrarsi sui cantieri e sulla sicurezza, piuttosto che intraprendere nuove iniziative, specie in questa estate di sofferenza per tutti coloro che si spostano”. 

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