Capotreno aggredito col machete, Maroni: “Occorre sparare, anche a vista” VIDEO

Capotreno aggredito col machete, Maroni: "Occorre sparare, anche a vista" VIDEO
Foto da Twitter

MILANO – “Sparare, sparare anche a vista, perchè se uno mi aggredisce a colpi di machete cosa faccio? Porgo l’altro braccio e l’altra guancia? No, voglio qualcuno che lo impedisca. Chiederemo di mettere i militari e la polizia per contrastare questi fenomeni sui treni, fino anche a sparare, è legittima difesa, voglio qualcuno che impedisca queste cose e se è necessario sparare, spari”. Sono le parole del governatore della Lombardia Roberto Maroni in riferimento al capotreno Carlo Di Napoli aggredito col machete da un gruppo di sudamericani senza biglietto sul treno che dall’Expo porta a Milano. E ora due ecuadoregni di 20 anni sono stati arrestati con l’accusa di tentato omicidio. Farebbero parte, scrive l’Ansa, della gang MS13.

Parole che non sono piaciute al Pd, e infatti Franco Mirabelli, capogruppo Pd in commissione Antimafia, definisce le frasi di Maroni “pericolose”:

“Ma sentire affermare oggi, da chi ha fatto il ministro degli Interni per diversi anni nel nostro paese e che è tra i padri delle norme che ancora oggi regolano la gestione dell’immigrazione, che, contro chi compie aggressioni si può anche sparare ci dice e ci racconta a che livello la destra italiana ha portato e sta portando il nostro paese. Un rappresentante delle istituzioni dovrebbe avere maggiore equilibrio. Lucrare sulla paura dei cittadini per guadagnare consenso, cosa che anche il suo sodale Salvini sta facendo in questi giorni di campagna elettorale nei comuni lombardi, è una scelta irresponsabile e pericolosa”.

Nel frattempo prosegue il miglioramento della condizioni del capotreno. In un primo momento si pensava dovesse perdere un braccio, poi dopo un intervento durato oltre 8 ore, c’è qualche speranza in più. Carlo Di Napoli, 32 anni, sposato con un figlio di quattro mesi, colpito col machete in modo furioso, comincia a muovere le dita. “Il ferito aveva una lesione grave da fendente al braccio sinistro – hanno spiegato i medici – , lesione che ha portato a una sub-amputazione. Si è cercato di recuperare la funzionalità del braccio e la prognosi verrà sciolta nei prossimi giorni. Ci ha sorriso e ha iniziato a muovere le dita”.

Il video con le parole di Maroni riportato da Repubblica:

I commenti sono chiusi.

Gestione cookie