ROMA – La ministra Lamorgese, rispondendo in question time al Senato, ha spiegato che il 41bis è escluso dalla detenzione domiciliare:
“Il decreto legge del 17 marzo prevede la detenzione domiciliare nell’ipotesi di una pena detentiva non superiore a 18 mesi, esclusa per i delinquenti abituali, seriali, per i detenuti sottoposti a un regime di sorveglianza particolare, anche per i detenuti al 41 bis”.
“In ogni caso – ha aggiunto la ministra – va segnalato che rimette al magistrato di sorveglianza la valutazione circa l’esclusione dell’applicazione della detenzione domiciliare”.
A parlare dell’uscita dei mafiosi dal carcere era stato Matteo Salvini :”Non basta cantare Bella Ciao dal balcone se nel metre ti escono i camorristi dal carcere”.
Il leader della lega ha parlato in conferenza stampa ed ha criticato la “circolare del ministero della Giustizia datata 21 marzo, per la quale i mafiosi con più di 70 anni, in regime di 41 bis, con qualche patologia sono liberi di uscire. Sono già a casa dei boss e rischiano di uscire di galera personcine per bene come Bagarella e Santapaola”.
Salvini ha aggiunto: “Per rispetto dei magistrati e dei giornalisti caduti per mano mafiosa, non ci interessa se è colpa di Bonafede: chiudete le porte del carcere per i mafiosi”.
Il minsitro della Giustizia ha replicato su Facebook:”L’unica cosa che può fare il Governo (e che, ovviamente, sta già facendo) è attivare, nel rispetto dell’autonomia della magistratura, tutte le verifiche e gli accertamenti del caso, considerato anche il regime di isolamento previsto dal 41 bis”.
E sulla questione è intervenuto anche il Pd: “I provvedimenti di scarcerazione per motivi di salute di qualche detenuto per gravissimi reati di mafia, decisi dalla magistratura di sorveglianza, generano giusta preoccupazione e amarezza, soprattutto tra le vittime delle mafie”.
“Per questo occorre fare subito chiarezza. Chiediamo una immediata convocazione della Commissione Antimafia” hanno concluso il deputato e responsabile Giustizia Pd Walter Verini con il senatore e capogruppo Pd in Commissione Antimafia Franco Mirabelli (fonte: Ansa, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev).