ROMA – Tricolore e inno nazionale.
Questa la risposta di Casapound alla notifica del sequestro dell’immobile da parte del gip di Roma nell’ambito di una inchiesta su istigazione all’odio razziale e occupazione abusiva.
I leader di Casapound hanno diffuso l’inno nazionale dalla finestre dello stabile di via Napoleone III, quartier generale del movimento, e hanno appeso una bandiera tricolore.
La sindaca di Roma Virginia Raggi ha intanto pubblicato sulla sua pagina Facebook un video di agosto 2019, quando andò ai piedi del palazzo di via Napoleone III in occasione della rimozione della scritta dall’edificio.
“Oggi si festeggia il 76mo anniversario della Liberazione di Roma dalla occupazione nazi-fascista – commenta nel post Raggi – Ringrazio la Procura della Repubblica di Roma che ha avviato l’iter per la notifica del provvedimento di sequestro per l’immobile occupato da Casapound a via Napoleone III in centro a Roma”.
Sulla stessa linea la Cgil di Roma e Lazio che, su Facebook, commenta:
“Oggi festeggiamo il 76esimo anniversario di Liberazione di Roma dal nazifascismo con una gran bella notizia: su provvedimento del gip di Roma è stato disposto il sequestro preventivo della sede di Casapound”.
“Il ripristino della legalità è il risultato di una battaglia di antifascismo e di attuazione della Costituzione da parte di tutte le forze democratiche che non si sono mai fermate in tutti questi anni – aggiunge – Adesso attendiamo con fiducia lo sgombero degli stabili occupati a Ostia” (fonte: Ansa, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev).