Catania, rapina a casa del commissario di Polizia: ladro gambiano preso grazie al VIDEO Catania, rapina a casa del commissario di Polizia: ladro gambiano preso grazie al VIDEO

Catania, rapina a casa del commissario di Polizia: ladro preso grazie al VIDEO

Catania, rapina a casa del commissario di Polizia: ladro gambiano preso grazie al VIDEO
Catania, rapina a casa del commissario di Polizia: ladro preso grazie al VIDEO

CATANIA – Bakary Samateh è stato arrestato per la rapina a casa di un commissario di Polizia a Catania. A lui sono arrivati seguendo anche alcune immagini sui social network. La rapina è stata commessa la notte del 30 agosto nella abitazione di un commissario di Polizia, rimasto ferito.

Gli agenti hanno eseguito il provvedimento emesso dalla procura nei confronti di Samateh, 18 anni, gambiano. Insieme al suo coetaneo Gibren Mohammed, ghanese, è accusato oltre che di rapina anche di lesione personali.

I due, secondo gli investigatori, ferirono con un coltello il funzionario di polizia dopo essere entrati nella sua casa nel centro di Catania. Tentarono poi la fuga lanciandosi dal balcone della casa, che è al primo piano di un palazzo antico: il ghanese, arrivato nel dicembre del 2016 a Catania come minorenne non accompagnato, rimase ferito gravemente e venne ricoverato nell’ospedale Garibaldi con la prognosi riservata per fratture multiple. Il complice riuscì a fuggire. Il poliziotto riportò ferite di arma da taglio su diverse parti del corpo, curate con 80 punti di sutura nell’ospedale Vittorio Emanuele giudicate guaribili in 20 giorni.

Alla cattura di Samateh gli investigatori sono arrivati visionando anche le foto postate sul profilo Facebook da altri ospiti del centro di accoglienza. Gibren Mohammed aveva il permesso di soggiorno per motivi umanitari rilasciato dal questore di Catania a ottobre 2017 su segnalazione della Commissione territoriale per il riconoscimento della protezione internazionale di Catania per motivi legati alla minore età e alla presenza di una grave patologia genetica.

Nel 2017 era stato denunciato per minacce, violenza, percosse e lesioni personali ai danni di dipendenti della comunità per minorenni che lo ha ospitato e anche per spaccio di sostanze stupefacenti e per furto.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev.

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