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QUITO (ECUADOR) – Julian Assange soffre di stress psicologico estremo dopo aver passato più di un mese all’interno dell’ambasciata dell’Ecuador a Londra. Lo ha detto la madre del fondatore di WikiLeaks, Christine Assange, che si trova in Ecuador per colloqui con le autorità locali riguardo alla richiesta di asilo politico presentata dal figlio al governo di Quito. La donna ha mostrato delle foto in cui si vede il figlio da piccolo ed ha detto a un’emittente televisiva ecuadoriana che lo stato di salute dell’attivista è peggiorato a causa della mancanza di spazio e impossibilità di fare esercizi fisici.
Assange si è rifugiato nell’ambasciata dell’Ecuador a Londra lo scorso 19 giugno per evitare l’estradizione in Svezia, dove è ricercato per essere interrogato in relazione alle accuse di molestie sessuali avanzate da due donne. L’uomo respinge le accuse e sostiene che l’estradizione potrebbe essere il primo passo verso il suo trasferimento negli Stati Uniti, dove teme di essere incriminato per la diffusione di circa 250mila documenti segreti del governo di Washington. Le autorità ecuadoriane hanno fatto sapere che la decisione sulla richiesta di asilo presentata da Assange sarà annunciata dopo la fine dei Giochi olimpici a Londra, che termineranno il 12 agosto.