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Coronavirus, il direttore dell’Oms: “Avvierò un’inchiesta al momento opportuno” VIDEO

ROMA – Nella giornata di apertura della 73esima Assemblea annuale dell’Oms, per la prima volta in video conferenza, 116 Paesi hanno annunciato di sostenere la bozza di risoluzione presentata dall’Unione europea per un’inchiesta indipendente sul disastro planetario costato finora oltre 4.700.000 contagi e più di 315.000 morti.

Ma i veri protagonisti sono Pechino e Washington sotto la regia di Tedros Adhanom Ghebreyesus, il direttore generale dell’Oms le cui presunte simpatie filo cinesi continuano a inquietare molti.

Xi Jinping formalmente non chiude all’inchiesta, ma vuole dettare i tempi.

“Ci vorrà un’indagine esaustiva sul Covid-19 basata sulla scienza ed eseguita con professionalità, ma solo quando l’emergenza sarà sotto controllo”, ha affermato, ribadendo che “la Cina ha agito con trasparenza e rapidità, fornendo tutte le informazioni in tempo utile e aiutando con tutti i mezzi i Paesi che ne avevano bisogno”.

Non si è scostato di un millimetro dai binari tracciati il presidente cinese che si vuole accreditare come grande soccorritore del mondo annunciando un dono di due miliardi di dollari all’Oms per combattere il coronavirus. Se poi Pechino dovesse trovare un vaccino contro il Covid-19, ha promesso, ne farebbe “un bene pubblico mondiale”.

Ma gli Stati Uniti vanno giù duro. E insieme alla Cina il bersaglio è ancora l’Oms, che “ha fallito in modo clamoroso nel fornire le informazioni sulla pandemia”.

E’ stato il segretario alla Sanità Usa Alex Azar a lanciare il nuovo atto d’accusa, ribadendo la tesi del presidente Donald Trump secondo cui i vertici dell’organizzazione non sono stati tempestivi nel dare l’allarme a causa delle pressioni della Cina.

Un fallimento che “costa molte vite umane” e per questo gli Usa sostengono “un’inchiesta indipendente sull’operato” dell’agenzia dell’Onu.

A scatenare l’ira degli Usa pure l’esclusione di Taiwan dall’Assemblea.

Il segretario di Stato Mike Pompeo, con una nota, ha puntato il dito contro l’Organizzazione accusandola di aver ceduto ancora una volta alle pressioni della Cina.

L’inchiesta “indipendente sulla pandemia sarà fatta al primo momento opportuno”, ha tagliato corto il direttore dell’Oms, avvertendo poi che “la maggior parte della popolazione mondiale è ancora in pericolo, il rischio è alto e la strada è ancora lunga”.  (Fonti: Ansa, Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev).

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