Coronavirus, capo della Polizia Gabrielli agli agenti: “Più che colpire ora facciamo comprendere” VIDEO

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Coronavirus, capo della Polizia Gabrielli agli agenti: “Più che colpire ora facciamo comprendere”

ROMA – Controlli serrati dopo le nuove indicazioni del nuovo Dpcm per contrastare l’emergenza Coronavirus. Nel frattempo dal capo della polizia Franco Gabrielli arriva un appello al personale delle forze di polizia, delle forze armate e delle polizie municipali che è chiamato a verificare che gli italiani rispettino le disposizioni del governo a farlo “con rigore ma anche con profonda umanità” perché “più che colpire dobbiamo far comprendere” ai cittadini la necessità di “rarefare i contatti”.

Palazzo Chigi conferma che si può uscire, oltre che per andare al lavoro, per buttare la spazzatura o andare a fare la spesa. Ci si può anche recare nelle attività commerciali, come le edicole e i tabaccai, che continuano ad essere aperte. Ci si può spostare in bicicletta per andare al lavoro e per sport, mantenendo sempre le distanze di sicurezza. E’ possibile fare attività motoria all’aperto, anche nei parchi pubblici a patto che non in gruppo e che si rispetti la distanza interpersonale di un metro.

Si può portare a spasso il cane evitando assembramenti o portare il proprio animale domestico dal veterinario, ma non per visite di routine. Si possono andare a trovare i figli, per le coppie separate, o i propri genitori non autosufficienti. Le merci possono continuare a circolare senza limitazioni. Gli uffici pubblici restano aperti: l’assenza di disinfettanti per le mani non ne giustifica la chiusura. Ai dipendenti pubblici malati di Coronavirus non vengono decurtati i giorni di malattia. Possono essere decise limitazioni del trasporto pubblico locale. Sono vietate le assemblee di condominio e le assemblee delle associazioni, a meno che non si svolgano a distanza. Nessuna limitazione per agricoltura e pesca.

Quanto al turismo, gli italiani e gli stranieri che sono in vacanza devono limitare gli spostamenti a quelli necessari a tornare a casa. I bar e ristoranti degli alberghi possono servire solo i loro clienti. Agli albergatori non compete verificare la sussistenza dei presupposti che consentono lo spostamento delle persone fisiche

Fonte:  Ansa, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev

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