Coronavirus sindaco Sala: Orari scaglionati per scuole e negozi Coronavirus sindaco Sala: Orari scaglionati per scuole e negozi

Coronavirus, sindaco Sala: “Orari scaglionati per scuole e negozi a Milano” VIDEO

MILANO – Orari di ingresso scaglionati nelle scuole e nei negozi a Milano per la fase 2 dell’emergenza coronavirus. Questo l’annuncio di Giuseppe Sala, sindaco di Milano, che parla in un video ai cittadini delle ipotesi per la ripartenza con la fase 2 e i requisiti che dovranno esserci in città per riaprire.

Sala ha dichiarato che per la fase 2 “bisogna ragionare in termini di diversi orari. Il tema degli orari della città è fondamentale: nelle scuole bisogna entrare scaglionati e i negozi devono aprire in modo scaglionato, probabilmente dovranno tenere aperto di sera alcuni”.

Sul commercio, ha aggiunto il sindaco, “ieri ne ho parlato al presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, e mi ha dato ampia disponibilità a ragionare, ma bisogna trovare di nuovo un diverso spirito collaborativo. Noi possiamo ad esempio non far pagare la Cosap, la tassa di occupazione del suolo, a quei bar e ristoranti che quando potranno aprire potranno allargarsi sui marciapiedi e sulle piazze”.

Il sindaco di Milano parlando della riapertura delle scuole ha detto: “Trovo inaccettabile questa idea che ci si arrenda di fronte a un problema che è grosso e che non nasce oggi. Non mi rivolgo solo ed esclusivamente al nostro ministero dell’Istruzione”.

Sala ha poi aggiunto: “E’ una ferita nel cuore sapere che il sistema educativo italiano è così buono in termini di offerta per i nostri ragazzi ma in questo momento la riposta è così debole. Altri pensano di riaprire e noi diciamo ‘forse a settembre’, qui ci vuole la capacità di aver gestito la complessità e anche un po’ di fantasia”.

Secondo il sindaco “non possiamo sentirci dire che le aule sono quelle che sono o che i professori sono quelli che sono. Di professori ne abilitate altri, oppure li pagate in maniera diversa, oppure facciano solo lezione e come fanno lezione in via digitale ai ragazzi, faranno ricevimento dei genitori in via digitale. Bisogna inventarsi qualcosa di diverso. Oppure ancora portiamo le scuole nei teatri, nei cinema, in altri spazi, serve fantasia, la capacità di gestire la complessità”.

Sala ha poi concluso: “O troviamo vie diverse o con le nostre rigidità, con le nostre ‘non si può’, perdiamo. Forse ho fatto troppi anni nelle aziende dove la cultura del ‘non si può’ non esiste, in questo momento il pubblico non può dire che ‘non si può'”. (Fonti: ANSA, Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev)

 

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