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Zaia annuncia: “Mascherine adesive per parrucchieri” VIDEO

VENEZIA – “Mascherine adesive per parrucchieri”. Luca Zaia, governatore del Veneto, ha parlato delle mascherine che servono per la fase 2 ed ha detto che serve senso pratico facendo l’esempio dei parrucchieri: “E per tagliare i capelli in sicurezza? Ho ricevuto tutorial, dal Veneto, di una mascherina adesiva per i parrucchieri. Bisogna essere pratici”.

Per la fase due dell’emergenza coronavirus “abbiamo richieste chiare, e abbiamo ricordato che è fondamentale pensare che già la mascherina è una condizione ‘sine qua non’. Quando vediamo – ha spiegato – che su 10 mila medici gli infettati pesano per l’1,3%, e non è un campione ‘normale’, con distanza sociale zero, si capisce che la riapertura parte dalle mascherine. Sono provvedimenti affrontabili da qualsiasi impresa, ci sono imprese già aperte grazie ai codici Ateco e altre che sono in regola con le mascherine e chiedono – ha concluso – di essere oggetto della sperimentazione”.

‘La mia posizione – spiega ancora Zaia – è che se c’è il supporto scientifico, è giusto che si apra. Sancita la messa in sicurezza dei cittadini e che si andrà avanti con un trend di attenuazione del contagio, ritengo che il tema della riapertura si possa affrontare agevolmente. Tempi? Speravo e spero che qualche segnale arrivi anche prima ma immagino che il 4 maggio sia la dead line, oltre la quale ci saranno solo provvedimenti per le riaperture”.

“Se alcuni presidenti chiudono i confini regionali allora fanno loro l’autonomia, non è Nord contro Sud, è Sud contro Nord”, ha detto poi il presidente del Veneto, Luca Zaia, nella conferenza stampa che quotidianamente informa sui contagi da Covid-19 in Regione.

Il riferimento è a quanto detto da De Luca, il governatore della Campania, nei giorni scorsi. “Mettetevi nei panni – ha aggiunto Zaia – di un cittadino che sale in treno. Se si chiudono i confini regionali verranno tutti soppressi, il Frecciarossa sarà fermo, nessun tipo di trasporto verrà autorizzato, che proposta è? Se poi c’è qualcuno che vuole preservare un’area delicata, ad altissima popolosità o con persone a rischio, è comprensibile, ma se dicono che chiudono i confini regionali mi dicano come fare. E io – ha concluso – non ho mai firmato ordinanze per chiudere”.

(fonte: Ansa, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev). 

 

 

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