Corse clandestine di cavalli nelle mani dei clan di Messina VIDEO

Corse di cavalli clandestine nelle mani dei clan: hanno scoperto anche questo nella maxi inchiesta di Messina.

Corse di cavalli clandestine nelle mani dei clan. L’inchiesta dei carabinieri di Messina che ha portato oggi all’esecuzione di 33 misure cautelari parte dalle dichiarazioni di un pentito. Che ha fatto i nomi di 7 appartenenti alla cosca finora sfuggiti alle indagini.

Le corse clandestine nelle mani dei clan

Grazie alle sue rivelazioni è stato accertato il ruolo della criminalità nell’organizzazione delle corse clandestine di cavalli. E nella gestione delle scommesse illecite i cui proventi alimentavano le casse dell’organizzazione criminale. Il settore delle gare è da sempre appannaggio della criminalità organizzata messinese.

Il gruppo criminale colpito dall’indagine aveva base operativa in un negozio nel quartiere di Giostra, dove si tenevano anche le riunioni per organizzare le gare clandestine di cavalli. Alcuni degli arrestati si occupavano di accudire e preparare i cavalli, sottoponendoli agli allenamenti. Grazie ad un veterinario gli animali ricevevano farmaci per migliorarne le prestazioni.

Anche le scommesse nelle mani del clan

Sempre gli uomini del clan raccoglievano il denaro puntato dagli scommettitori e alla gestione dei successivi pagamenti. Le corse clandestine si svolgevano nel corso della notte, in pochissimi minuti, su strade urbane e in periferia. Strade chiuse al transito delle auto da manovalanza della cosca. Che impediva anche l’eventuale intervento di pattuglie delle forze di polizia.

L’inchiesta ha ricostruito anche i rapporti per l’organizzazione delle corse tra scuderie messinesi e catanesi. Le gare tra messinesi e catanesi venivano organizzate nella zona di Fiumefreddo di Sicilia, al confine tra le due province. (Fonti: Ansa e Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev)

 

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