SEBASTOPOLI – “Non vedo carri armati, qui è festa grande“. C’era anche Riccardo Fogli a festeggiare il referendum in Crimea, dove il 95,5 per cento della popolazione ha detto sì alla secessione dall’Ucraina per unirsi alla Russia. L’ex Pooh è salito sul palco di Sebastopoli e ha cantato di fronte a una distesa di bandiere bianche rosse e blu che gridavano “Viva Riccardo, viva la Crimea russa” e agitavano cartelli “No alla Nato” e “Via i fascisti da Kiev”.
“Grazie per avermi invitato, io sono qui a rappresentare la pace, auguro la pace a tutti!“, ha detto emozionato dal palco e nient’affatto preoccupato di finire strumentalizzato in quello che buona parte dell’Occidente reputa un referendum quantomeno controverso, svoltosi sotto l’assedio minaccioso di ventimila soldati russi sbarcati sulla penisola due settimane fa.
Fogli canta la felicità del popolo di Crimea:
“C’è un bellissimo sapore di festa. Di serenità. Tanta gente che salta. Io non vedo cannoni e carri armati, solo una grande folla felice”.
Prima di salire sul palco gli hanno chiesto di leggere un biglietto in russo del quale neppure conosceva il significato:
“Non so neanche bene che cosa ho detto: amici miei, qualcosa del genere… Perché io sono uno peace and love, canto l’amore degli anni Settanta. Non entro nei dettagli… E so solo che per me è stato un grande onore, venire qui”.
L’ex Pooh era già in tournée in Russia quando è stato invitato a Sebastopoli:
“Sono da sempre un grande amico di questo Paese. Venerdì, mi hanno contattato da Mosca chiedendomi di venire a cantare per l’indipendenza della Crimea. Ho risposto subito di sì. Sabato ho fatto un concerto a Saratov, domenica mattina alle quattro e mezza mi hanno messo a disposizione un charter privato. Ed eccomi qui. Appena atterrato in Crimea, ho cantato. Ora riparto subito per Mosca, 1.500 chilometri. Mi aspettano altre serate, tutto il mese”
(Video Corriere Tv)
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