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Decreto Milleproroghe, c’è la fiducia. Il Pd occupa l’aula: “Atto grave e illegittimo” VIDEO

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Decreto Milleproroghe, c’è la fiducia. Il Pd occupa l’aula: “Atto grave e illegittimo”

ROMA – Il governo ha deciso di porre la questione di fiducia sul decreto Milleproroghe che sarà votato domani, 13 settembre, alla Camera, cancellando in questo modo tutti gli emendamenti che erano stati presentati nelle ultime settimane. La decisione però è stata presa con una tempistica insolita, contestata dalle opposizioni.

Il decreto permetterà quindi di iscrivere a scuola anche bambini non vaccinati, poiché l’emendamento che bloccava questa disposizione, presentato dalla maggioranza e sostenuto dal governo la scorsa settimana in quello che era stato interpretato come un cambio di linea politica, è stato cancellato.

Se il decreto sarà approvato, quindi, chi non aveva potuto iscrivere i propri figli all’asilo o alla scuola dell’infanzia perché non li aveva vaccinati lo potrà fare senza rischiare conseguenze. Il milleproroghe avrà di fatto l’effetto di sospendere per un anno il decreto Lorenzin che introduceva l’obbligo vaccinale.

Il Pd, Forza Italia e le altre forze di opposizione contestano la legittimità dell’atto, dato che la fiducia è stata autorizzata dal Consiglio dei ministri del 24 luglio, prima che il decreto fosse firmato dal presidente della Repubblica e pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

Da quel momento, ha spiegato il Roberto Giachetti (Pd), il decreto Milleproroghe, “è cambiato sostanzialmente, sul tema vaccini tre volte, su altri ancora è stato modificato” per cui “la fiducia autorizzata dal Cdm non può riferirsi al testo in esame alla Camera”.

“Mettere la fiducia è un atto grave e illegittimo. A loro delle istituzioni, del rapporto con il Parlamento e con le opposizioni non importa nulla interessa solo il potere”, accusano il capogruppo Pd Graziano Delrio e il deputatoEmanuele Fiano. “Il governo dichiara di avere messo la fiducia sul Milleproroghe il 24 luglio, ma esso reca la data del 25 luglio: quindi la fiducia è stata posta su un atto ancora non esistente. Il Pd in queste ore sta occupando l’aula in segno di protesta di fronte a questa indecenza messa in pratica dall’esecutivo giallo-verde”, conclude il deputato Stefano Ceccanti.

La replica arriva da Riccardo Fraccaro, ministro per i rapporti con il Parlamento: “Secondo l’opposizione il Consiglio dei ministri non potrebbe approvare il provvedimento e contestualmente dare mandato per eventualmente porre la fiducia. Questo è un punto che abbiamo verificato con gli uffici di Palazzo Chigi: non solo è legittimo, ma ci sono anche dei precedenti”. E poi si difende. “Non è mai bello mettere la fiducia ma in questo caso si tratta di un atto dovuto, perché il provvedimento deve tornare al Senato con la scadenza a ridosso, il 23 settembre” (fonte Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev)

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