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Di Maio: “Siri faccia passo indietro. Se innocente sarò il primo a chiedere che torni” VIDEO

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Di Maio: “Siri faccia passo indietro. Se innocente sarò il primo a chiedere che torni”

VARSAVIA – “L’autosospensione non esiste, poi se il tema è che Siri se, risulterà prosciolto da quest’inchiesta, vuole tornare io sarò il primo a volerlo. Ma la fattispecie di autosospensione non esiste, quindi evitiamo di prenderci in giro e non ho mai sentito Conte nominarla”.

Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio in conferenza stampa all’ambasciata italiana in Polonia. Armando Siri, se si dimetterà, “continuerà a fare il senatore, e lasciamo libero il suo posto” al governo.

Su Siri “la nostra idea è chiara il M5S chiede di mettersi in panchina finché l’inchiesta non sarà conclusa. Non si può pensare che il M5S faccia un passo indietro su questo tema. La Lega comprenda che, sebbene loro non abbiano questa sensibilità sui temi della corruzione, noi ce la abbiamo”. Lo afferma il vicepremier Luigi Di Maio, in conferenza stampa all’ambasciata italiana in Polonia, smentendo contatti telefonici con il premier Giuseppe Conte nella giornata di ieri. “Con lui ci vedremo in Tunisia”, afferma ancora Di Maio. 

La soluzione che si prospettava al momento era un sottosegretario all’Economia non più operativo. Armando Siri sarebbe finito nel limbo, praticamente in stand by: un po’ come nel basket, si profilava per lui una inedita sospensione a tempo. 

All’alba di ieri, di ritorno da Pechino, il premier Conte faceva sapere che avrebbe “interrogato” a quattr’occhi il sottosegretario Armando Siri, solo qualche ora dopo però è il suo stesso ufficio a Palazzo Chigi a smentire, sarà lui a gestire il caso ma nei prossimi giorni, in data da stabilirsi.  

Fonte: Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev, Ansa

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