ROMA – Matteo Renzi apre la Direzione Pd con una dura critica al governo guidato da Enrico Letta:
“Nell’ultimo periodo sulle riforme è un elenco di fallimenti: nessuna riforma elettorale, è saltata l’ipotesi di una grande riforma istituzionale fermata alla quarta lettura. Da qualche anno sul tema delle riforme abbondano i ministri, scarseggiano i risultati. Il Pd si gioca la faccia”.
L’incontro ha come tema annunciato la legge elettorale, tra i renziani che vogliono stringere e la minoranza che chiede al segretario di non incontrare Berlusconi nella sede del partito. Ma aldilà di questo, Renzi chiarisce quale dovrebbe essere a suo dire lo spirito dei democratici da qui in avanti:
Se si affronta senza risultati una campagna elettorale con la tenaglia Grillo-Cav “con elementi demagogici volti a incastrarci sul fatto che le responsabilità delle mancate riforme siano nostro” il Pd è perduto e “non faranno distinzione tra chi ha votato Cuperlo, Renzi o Civati, faranno un pacchetto unico e diranno è colpa vostra, se non c’è consapevolezza questo noi saremo spazzati via”.
“Chi propone un rimpastino sta drammaticamente perdendo di vista l’obiettivo essenziale” che non è quello di sostituire due ministri con dei renziani ma “creare un sistema di governo che duri per i prossimi vent’anni. Sono l’unico nel Pd che non ha mai messo un termine ultimo al governo. Ho sempre detto che va avanti finchè si fanno cose e si realizzano risultati”.
poi, sulla legge elettorale:
La sentenza della Corte è uno straordinario assist per noi perchè i dubbi sulla possibilità del premio di maggioranza sono venuti meno. Il punto centrale per noi è un sistema che consenta di governare e il sistema è il premio di maggioranza e non il doppio turno”. Così Renzi che dice basta ad una legge che dia “potere di veto ai partitini”.
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