MILANO – Il segretario della Lega, Matteo Salvini, ha “giurato” fedeltà alla Repubblica, fingendo di essere nominato premier al Quirinale, chiudendo il comizio in piazza Duomo.
Tenendo in mano una copia della Costituzione e un Vangelo, ha pronunciato una formula di autoinvestitura: “Mi impegno e giuro – ha detto – di essere fedele al mio popolo, a 60 milioni di italiani, di servirlo con onestà e coraggio, giuro di applicare davvero la Costituzione italiana, da molti ignorata, e giuro di farlo rispettando gli insegnamenti contenuti in questo sacro Vangelo. Io lo giuro, giurate insieme a me? Grazie, andiamo a governare e a riprenderci questo Paese”.
Poco prima Salvini aveva brandito un rosario estraendolo dalla tasca assicurando che con la Lega “gli ultimi diventano primi: vuol dire passare dalle parole ai fatti, sporcarsi le mani, fare fatica ed essere onesti, che è passato di moda”.