Franco Zeffirelli, applausi all'arrivo del feretro a Firenze VIDEO Franco Zeffirelli, applausi all'arrivo del feretro a Firenze VIDEO

Franco Zeffirelli, applausi all’arrivo del feretro a Firenze VIDEO

Franco Zeffirelli, applausi all'arrivo del feretro a Firenze VIDEO
Franco Zeffirelli, applausi all’arrivo del feretro a Firenze (Foto Ansa)

FIRENZE – Firenze ha reso omaggio a Franco Zeffirelli, il regista morto a 96 anni lo scorso venerdì a Roma. E un lungo applauso ha accolto il suo feretro alla Camera ardente nel salone dei Cinquecento di Palazzo vecchio a Firenze, città natale del regista. 

La camera ardente resterà aperta dalle 11 alle 23 di lunedì 17 giugno e poi martedì alle 9 alle 10:30. In segno di rispetto è stata anche rinviata la prima seduta del consiglio comunale, che era in programma nel pomeriggio. 

Il feretro di Zeffirelli è stato accolto sull’Arengario dal sindaco Dario Nardella e dal prefetto Laura Lega, con i figli adottivi del regista, Luciano e Pippo: quest’ultimo ha posato sulla bara una sciarpa della Fiorentina, la squadra di cui Zeffirelli era acceso tifoso da sempre.

Il feretro del regista è stato quindi portato nel Salone dei Cinquecento, accolto dal gonfalone della città di Firenze, dalla giunta comunale al completo e dallo squillo delle chiarine: queste hanno poi lasciato il posto ad arie scelte di Maria Callas, il sottofondo musicale scelto per la camera ardente.

Già prima dell’arrivo del feretro si era formata una fila di un centinaio di persone rimaste in attesa dell’apertura: fra i primi ad arrivare, il soprintendente del Maggio Musicale Fiorentino Cristiano Chiarot, lo stilista Ermanno Daelli, l’imprenditore Toni Scervino, fondatori della maison fiorentina Ermanno Scervino, e il presidente della LegaPro di calcio Francesco Ghirelli e la presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati.

I funerali si terranno martedì 18 giugno alle 11 nel Duomo di Firenze, onore concesso prima di Zeffirelli al poeta Mario Luzi e a Giorgio La Pira. Le esequie saranno officiate dal cardinale Angelo Betori che lo stesso regista aveva accolto in città, insieme a tanti altri fiorentini, il 26 ottobre 2008 quando il cardinale aveva fatto il suo ingresso nella diocesi. (Fonti: Ansa, Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev)

 

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