CELLE, HANNOVER (GERMANIA) – Brigitta è una bellissima gattina, mezza bianca e mezza tigrata, grandi occhi verdi, alla quale il destino ha riservato uno scherzo crudele.
Camminava tranquilla in una strada del suo Paese natale, la Bulgaria, quando qualcuno ha pensato bene di iniziare a sparare contro di lei con un fucile ad aria compressa.
Il simpatico cecchino ha centrato il suo obiettivo e una pallottola ha provocato a Brigitta una lesione della colonna vertebrale. Risultato: paralisi delle zampe posteriori.
Le sue nove vite sembravano essere giunte al capolinea quando il veterinario del luogo aveva deciso di porre fine alle sue sofferenze. Qualcuno su Facebook intanto aveva postato qualche foto di Brigitta e aveva iniziato a parlare del suo caso.
Proprio sul social network la tedesca Angie Heuer, che gestisce un ente di beneficenza che si prende cura dei gatti randagi, si è interessata alla gattina zoppa ed è riuscita a vincere le resistenze del veterinario, risoluto a sopprimere la malcapitata Brigitta.
Angie è riuscita a portare la gattina in Germania, a Celle, paesino vicino ad Hannover, dove Brigitta si sta godendo la sua seconda vita.
Fraulein Heuer ha prima pagato 1.000 euro l’operazione per rimuovere il proiettile dalla schiena del felino, che comunque non potrà più recuperare l’uso delle zampe posteriori. Poi le ha costruito una carrozzella grazie alla quale la gatta riesce a muoversi autonomamente.
Anche senza la sua carrozzella, Brigitta si sposta trascinando la parte posteriore paralizzata. Angie è entusiasta: “Quando vuole scendere le scale, arranca verso il basso. E quando sente che il suo cibo è pronto, dovreste vedere come va veloce…”
Non solo Brigitta “si è rifatta una vita”, ma ha trovato anche una missione: quella di madre adottiva di due gattini abbandonati che avevano appena due settimane di vita.
Racconta Angie che aveva “offerto i cuccioli ad altre tre gatte, ma li hanno rifiutati”. Brigitta invece li ha accettati subito come suoi figli. Non può dar loro da mangiare, ma li accarezza e li lecca affettuosamente. “Ha un compito ora, ecco di cosa aveva bisogno”, sentenzia orgogliosa Angie.
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